Regia di Roman Polanski vedi scheda film
A dir poco farraginoso nella prima parte - forse a causa delle condizioni in cui il regista si è trovato al momento del montaggio della pellicola, notizia da me appresa ascoltando un'intervista rilasciata da Robert Harris alla BBC una settimana fà - il film migliora decisamente nella seconda parte, quando lo scrittore fantasma del titolo originale inizia la sua personale ricerca, la quale porterà lo stesso a scoprire scomode verità. Del film - premiato a Berlino con l'Orso d'Argento - se ne è forse parlato più a causa delle vicissitudini legate al suo autore che dei suoi contenuti linguistici. Di hitchcockiano, a mio avviso, c'è il classico tema della persona ordinaria che viene a trovarsi in un intrigo; tutto il resto è fatto da elementi tipici del cineasta polacco: la storia, come in 'Il coltello nell'acqua', 'Cul de sac' e 'Che?', si svolge per gran parte della sua durata in un ambiente circoscritto - in questo caso un'isola - mentre la sequenza finale con l'incidente fuoricampo cita 'Luna di fiele', dove Peter Coyote, investito da un macchina, veniva letteralmente sbattuto fuori dall'inquadratura. Tra gli interpreti, la palma del migliore va ad un ottimo Tom Wilkinson, seguito da Ewan McGregor. Di routine le principali interpreti femminili e Pierce Brosnan nel ruolo del Primo Ministro. Voto: 7/8.
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