Regia di Richard Berry vedi scheda film
Buona fotografia, bravi interpreti e discreta tensione sono i punti forti di questa pellicola ai quali si contrappongono però quelli deboli, ovvero una trama non particolarmente originale, alcuni dialoghi pretenziosi nella loro banalità (fatta salva qualche eccezione, come nel finale) e colpi di scena abbastanza prevedibili. A questo si aggiunga la scontatezza dei personaggi, non manca nessuno. Il troppo cattivo, il cattivo di "sani" principi che ascolta brani d'opera (tutti di un repertorio arcinoto), la poliziotta integerrima e cazzuta, il questore arrivista e senza scrupoli, l'amico fidato, la malata di cancro e via discorrendo lungo tutta la carrellata di personaggi-tipo inseriti ed inseribili nel genere. L'inizio non è promettente, 22 colpi di mitra da un metro e mezzo di distanza sparati a raffica continua, senza prendere nè il cranio nè la parte alta del petto e la poliziotta ha pure la faccia tosta di dire "un lavoro da professionisti". Sì, del tiro a segno dell'oratorio. A parte questo però il film scorre abbastanza bene ed è comunque di qualità. Vederlo non aggiunge nulla ma non è nemmeno una perdita di tempo. Voto: 6.
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