Regia di Richard Berry vedi scheda film
-Il sangue versato non asciuga mai-(Charles Mattei/Jean Reno)
Gronda sangue e pallottole,ferite aperte da suturare,archetipi sparati in faccia a raffica come i concetti di amore,amicizia,vendetta,famiglia.Il cinema di Berry non è un cinema di traiettorie curve come quello di Richet,non è un cinema geometrico come quello di Melville,non ha dialoghi fulminanti alla Audiard.E' più vicino a certe tematiche di Marchal ma a livello più grezzo,più lineare.E anche il modo di girare è totalmente diverso.L'immortale è un prodotto di ottimo artigianato cinematografico ambientato in una Marsiglia molto fotogenica,quasi una rielaborazione imbellettata dei vicoli del cinema proletario di Guediguian.Ma accanto a questi scorci pittoreschi c'è una città portuale che casca quasi a pezzi,spettrale e solitaria con i suoi capannoni dismessi,perfetti luoghi di tortura e di esecuzione.Non è un film nuovo,tutto quello che viene narrato lo abbiamo già visto,si potebbero elencare molti filmincentrati sullo stesso argomento,ma come si suol dire spesso repetita juvant.Il tema centrale è l'ineluttabilità del destino del criminale.Charles Mattei,mafioso importante ha deciso di smettere per stare assieme alla sua famiglia,ai suoi figli.Ma di famiglia ne esiste anche un'altra,quella innominata dei suoi passati traffici e del suo senso d'onore.E lui ha deciso di smettere proprio perchè ha riserve morali(e detto per uno come lui...) sul traffico di droga(novello Vito Corleone) che hanno organizzato gli altri padrini marsigliesi.E il suo ex amico di una vita,ora diventato boss ipocondriaco col brutto vizio di riempirsi la bocca con parole altisonanti come onore,famiglia,amicizia lo vuole morto.Ma 22 proiettili non bastano.La storia è tutto fuorchè nuova ma la regia di Berry alterna sapientemente sequenze di violenza cieca e brutale ad altre in cui si evidienzia l'anelito che ha il vecchio Charles di chiudere col passato,ma non per questo viene smorzata la sua sete di vendetta che sarà tremenda e puntuale.
L'immortale è un noir vecchia maniera anacronistico finchè si vuole ma oggetto decisamente piacevole in un clima di omologazione e appiattimento globale dei generi.Un film di delitto e vendetta in cui fioccano i morti,gli inseguimenti,gli agguati e le esecuzioni anche in pieno giorno.Tutte col marchio di fabbrica del vecchio Mattei,un colpo al cuore e uno in mezzo alla fronte.Un film come questo, orgoglioso di essere ancorato al passato fa brillare gli occhi a chi si nutre di polar e di polizieschi francesi vecchio stampo.Perlomeno scalda loro il cuore per le due ore della proiezione.E testimonia l'indubbia salute di cui gode il cinema francese.Il cast è stellare:se parecchi aspettavano Jean Reno in una riedizione di Leon rimarranno delusi.Se la macchina perfetta Leon cadeva per l'affiorare di sentimenti e di scrupoli,il Mattei di questo film di sentimenti e di scrupoli ne ha a vendere sin dal'inizio e lo fanno rischiare di brutto.Accanto a lui ci sono due attori staordinariamente eclettici come Kad Merad(che dona quasi accenti comico grotteschi al suo boss ipocondriaco)e il grandissimo Jean Pierre Darroussin nei panni dell'avvocato.Ma tutto il cast è di quelli da ricordare:tutti con le facce giuste.
L'immortale probabilmente non rimarrà negli annali del cinema ma di questi tempi è film di lusso,un prodotto di genere brutale che non lesina scene inadatte per i deboli di stomaco.Ma, per quanto mi riguarda,è stato estremamente piacevole farsi cullare per due ore nell'atmosfera di una città bella e terribile come Marsiglia.Culla di poesia,di pallottole e di morti ammazzati.
eccellente nella sua fissità
un boss ipocondriaco tra il comico e il grottesco
non male
lussuoso cameo
non male
ok
un attore eccezionale
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