Regia di Roger Delattre vedi scheda film
Luc Besson produce ma della sua ingombrante presenza non sembra esserci traccia(e meno male).Il mi$$ionario è una commedia degli equivoci al grado zero di complicazione in cui un rapinatore di gioielli dopo essersi fatto sette anni di carcere deve solo recuperare la refurtiva e far star buoni i suoi ex complici che reclamano la loro parte.Si fa aiutare da suo fratello che è prete e per tutta una serie di equivoci diviene parroco in un paesino di provincia dove con i suoi metodi poco ortodossi si farà amare da tutta la comunità:mentre il fratello compie il percorso esattamente inverso:da prete viene traviato da alcool,belle mecchine e donne,soprattutto tante donne.In fondo siamo fatti di carne.Che il regista ce l’avesse con le troppo rigide istituzioni ecclesiastiche?
Nulla di nuovo sul fronte francese ma nella sua semplicità e pur nelle sue argomentazioni da Basso Impero un film come questo si fa lo stesso vedere con superficiale piacere.Visto mille e mille volte ma confezionato con cura impensabile alle nostre latitudini( la fotografia,molto curata, è di Thierry Arbogast) e recitato con una certa verve.E’tutto prevedibile dalla prima all’ultima scena ma c’è qualche brano che fa veramente ridere:a parte le capocciate rifilate con una certa frequenza dal nostro parroco, è da ricordare il suo arrivo nella cittadina dove si va a nascondere,la Prima Messa celebrata con l’aiuto del fratellino via cellulare,la trattativa del fratello prete per vendere i gioielli.Nulla di che ma almeno non si ha la sensazione di aver buttato via tempo.
Jean Marie Bigard è una bella sorpresa con quella faccia patibolare...
il film è ben confezionato e recitato discretamente
una bella scoperta con quella faccia patibolare...
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