Regia di Roger Delattre vedi scheda film
È un vero mistero l’arrivo sui nostri schermi di questo missionario… In Francia non è stato un tale successo da giustificarne l’esportazione in Italia dove si sa il gusto del divertirsi al cinema è qualcosa di completamente diverso da quello francese. Si fosse trattato di un film di Frencis Veber, splendido autore de La capra o di Due fuggitivi e mezzo oltre che de La cena dei cretini sarebbe stato un altro discorso.. e infatti a Veber si perdonano anche le due ultime cazzatine: Una top model nel mio letto e Sta' zitto... non rompere. Da notare che in questi due ultimi film ha sostituito i suoi attori feticcio, Pierre Richard e Gerard Depardieu, anche se credo che nemmeno loro avrebbero potuto salvare delle storie senza smalto come quelle.
Ma torno al missionario che veramente non aveva nessun motivo di varcare i confini d’oltralpe ma noi italiani siamo così… ci beviamo senza troppe domande qualsiasi bicchiere ci porgano.
Storia già vista e sentita in tutte le salse, personaggi macchiettistici, assenza totale di dialoghi brillanti. Tutto è affidato alla maschera impassibile di Jean-Marie Bigard, conosciutissimo in Francia e sconosciutissimo da noi, una specie di Jean Reno molto molto più rozzo.
Comunque io gli affibbio un bel mediocre e ne sconsiglio la visione, poi fate un po’ voi... ma usatela bene la vostra libertà di scelta…
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