Regia di David Slade vedi scheda film
Premessa: non avevo nessuna intenzione di guardare questo film, mi era già bastato il secondo capitolo per farmi passare qualsiasi interesse per le vicissitudini della sbiadita coppia di protagonisti; mi è stata fatale l’esitazione. L’esitazione avuta nella scelta del secondo DVD da noleggiare tra gli scaffali del BlockBuster, cesura fatale che ha creato una stringa temporale nella quale si è insinuata, cogliendo l’attimo, mia moglie, veloce come un Paolo Rossi nell’area brasiliana nei mondiali dell’82. “Perché non guardiamo il terzo capitolo di Twilight ? “ – mi ha detto già con la custodia in mano; avrei potuto addurre decine di motivi validi, ma ho invece proferito un vago mugugniò di assenso, per evitarmi problemi (vengo saltuariamente accusato, in famiglia, di monopolizzare la scelta dei film da guardare).
L’immersione nella storia di questo bucolico paesino degli U.S.A., ove la metà della popolazione residente è composta da vampiri/lupi mannari e dove l’altra metà umana ignora totalmente la loro esistenza, nonostante questi non facciano nulla per nascondersi (“quatranì, perché andate sempre in giro ‘nuacchi ?”, direbbe mia nonna abruzzese ai ragazzotti sempre in costume in mezzo alla neve), non riserva alcuna sorpresa.
D’altronde la serie nasce esangue e stanca, non rivitalizzata dalla regia del mediocre David Slade (autore, tra l'altro, di "30 giorni di buio") e da attori che al massimo potrebbero recitare all’oratorio estivo, tanto sono piatti sotto la spessa maschera farinosa (i vampiri) o sotto l’accesa coltre di fard (i lupi). Incredibile, poi, come non venga in mente a nessuno, neanche alla sceneggiatrice Melissa Rosenberg, che ogni tanto il plot andrebbe aggiornato e/o rinvigorito; detto in parole povere la trama dovrebbe subire qualche variazione rispetto allo stancante canovaccio “vicissitudini e indecisioni amorose di Bella/tentativi di ucciderla/tutti che accorrono in sua difesa”, con momenti realmente “scult”, quali per esempio la difficile scelta della donzella tra il caloroso e muscoloso lupacchiotto spennacchiato, con ridicolo accenno di baffetti da sparviero, e l’allampanato ghiacciolo vampiresco per non morire di freddo in una tenda in montagna…(“mettete n’atru maglione, n’vece d’andare n’giro in camicetta” – avrebbe saggiamente suggerito mia nonna). Pecca principale di tutta la serie, poi, risulta essere quella di lasciare sulla scena per il 90 % della durata complessiva l’inespressiva Kristen Stewart, con la sua boccuccia perennemente a mezz’asta e la carica erotica di uno Scilipoti in costume da bagno; e, invece, tutti a scannarsi per lei, anche i Volturi che, nonostante siano potentissimi e rifilino sganassoni a tutti, studiano dei piani bislacchi ed inconcludenti per eliminarla, invece di farlo direttamente in due minuti per buona pace loro e nostra. La stancante fotografia, svilente e patinata, che riduce i paesaggi montani a mera squallida cartolina di sottofondo, i noiosissimi combattimenti, leggermente più presenti rispetto agli altri capitoli, e la musica piazzata a casaccio contribuiscono ulteriormente al totale naufragio del film. Spero vivamente di riuscire ad evitare gli altri capitoli, ma sarà difficile.
Risaputa.
Pessima.
Fiaccante.
Mazziato.
Qualcuno lo rivesta !!
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