Regia di David Slade vedi scheda film
Saga che ha raccolto una montagna di soldi, anche se il grande pubblico ha bocciato in pratica tutti e tre i film. Roba strana, no? Il primo era una scommessa, budget ridicolo e incasso fuori controllo. Pubblico che boccia, dunque, ma in realtà pubblico diviso: quello maschile boccia, il femminile sospira e promuove (in generale, chiaro).
Il primo alla fine aveva qualche elemento positivo, e mi pare di averlo pure promosso. Il secondo, no. E’ brutto, stupido, mal sceneggiato, spesso ridicolo. Budget più ampio, effetti migliorati, ma il resto latita.
Ora questo terzo. Ha ancora molti difetti (la storia tra i due è una stancante telenovela, e lui che non vuole trapanarla, quando lei gliela mette su un piatto d’argento, è veramente ridicolo! “Prima il matrimonio!” Ma dove sono quei vampiracci che si inculavano anche le galline? Sarà mica impotente? Palloso lo è di sicuro.), però cerca di essere un po’ più film, dando spazio ad approfondimenti vari, su situazioni e personaggi.
Proporre una cosa simile, ai ragazzini e ragazzi d’oggi, è un mezzo suicidio. E infatti il film non è piaciuto, ma ha sempre le solite file di gente al cinema. Che la gente si vergogni a dire che piace, se piace? Mah. Io stavolta, dopo il 4 al secondo episodio, torno al 6 come per il primo. La storia ha ora un filo logico, le scene d’azione mi sono parse spettacolari, il tutto mi è sembrato più sensato e molti personaggi ora sono più credibili (se si può dire, parliamo sempre di presunti vampiri e licantropi, che cavolo). La protagonista ora non sa più a chi darla, dato che il ragazzo licantropo, quello con la faccia da mona, la talpina a più non posso, e lei non è indifferente ai suoi muscoli e al duro che promette da altre parti (anche perché il suo vampiro continua con ridicoli bacetti, e lei ha le sue esigenze).
Il quarto episodio pare porterà il matrimonio, speriamo alfin consumato, e spero che la protagonista voglia verificare sul materasso se sti vampiri sono veramente così tosti.
Questo film è stato tra le stelle dei Razzie: ha vinto per il peggior attore non protagonista (invece un vampiro interessante, ben recitato); ma aveva candidature per il peggiore attore (quello con la faccia da mona, ma anche il protagonista, doppia candidatura; invece se la cavano); la peggiore attrice (la protagonista, che invece è un’ottima emergente, avercene), peggiore regia, peggiore film, peggiore sequel, peggiore sceneggiatura e peggiore coppia sullo schermo (quest’ultimo magari sì).
Budget buono (ma siamo ancora lontani da produzioni a grande budget…con tutti i soldi che hanno fatto, hanno i produttori più tirchi in circolazione?), incassi stratosferici (44° film all-time). Come detto, al grande pubblico non è piaciuto (ma pagherà per vedere il quarto episodio), alla critica neanche, che gli rimprovera inefficacia, troppa verbosità, e attori – modelli (ma in effetti i licantropi non me li vedrei coi panzoni, no?).
Bellina, molto brava
se la cava
se la cavicchia
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