Regia di Gianfranco Albano vedi scheda film
Jacopo, diplomatico sempre immerso in un lavoro che lo tiene lontano da casa, conosce Stella e l’assume come governante. I figli dell’uomo la prendono subito in simpatia, mentre la severa zia farà di tutto per mandarla via.
Lineare, innocuo, prevedibile: tutti aggettivi che descrivono a perfezione questo lavoro, fiction televisiva targata Rai della durata di due ore e dieci minuti – e questa non è neppure la nota più negativa. Perché la storia è francamente scialba e priva di snodi degni di nota, la narrazione è piatta e tutto va a uso e consumo di un pubblico casalingo annoiato e distratto, che in questo tipo di prodotto cerca essenzialmente un paio d’ora di distrazione senza complicazioni eccessive e possibilmente con un chiaro, giusto lieto fine. La sceneggiatura di Patrizia Carrano è esattamente questo e La Stella della porta accanto è un film velocemente dimenticabile – se si riesce ad arrivare in fondo alla visione. Innegabile in ogni caso il mestiere del regista (Gianfranco Albano, specializzato in lavori di questo stampo) e del cast tecnico e degli interpreti, tra i quali spiccano i nomi di Bianca Guaccero, Giorgio Lupano, Marco Biagioli, Stefania Orsola Garello, Valerio Morigi e, in parti marginali, di Flavio Insinna e Rodolfo Laganà. 2,5/10.
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