Regia di Harald Zwart vedi scheda film
Buon "reboot" ma l'originale era meglio
Reboot e non remake del mitico "karate Kid" in quanto trama, personaggi ed ambientazione si discostano dall'originale,utilizzando però lo stesso canovaccio, peraltro a dispetto del titolo, l'arte marziale utizzata è il kug-fu e non il karate.Senza soffermarsi sulla trama scontata,soprattutto per chi ha seguito la serie,è importante invece concentrarsi sul messaggio, che viene lanciato in questo, come negli altri analoghi film:nella vita ci vuole impegno, per raggiungere un traguardo importante, bisogna crederci e fino in fondo e perseverare fino allo sfinimento e con tutte le proprie forze, provare e riprovare,ciò richiede spirito di sacrificio,abnegazione, tenacia, disciplina, autostima e una buona dose di fortuna e anche con tutto questo non è detto che si riesca ad ottenere , ma siccome non conta solo la meta , ma anche la strada che si percorre per raggiungerla,ci vuole passione,cioè bisogna amare quello che si fa,sia che si tratti di un lavoro o come in questo caso uno sport estremo come l'arte marziale.Il figlio di Will Smith è bravissimo nel ruolo che fu di Macchio.La location molto suggestiva, tuttavia manca l'effetto novità del primo film e la storia, comunque avvincente, si sviluppa senza grandi sorprese.
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