Regia di Delbert Mann vedi scheda film
Non che sia di consolazione, ma è evidente qui che i titolisti dell’epoca già facevano disastri. Marty infatti non è un timido, è una persona delusa, disillusa, un uomo rassegnato ad una vita da scapolo a cui manca soprattutto un po’ di autostima. La ragazza che lo accompagna nella storia lo è. Detto questo, il film è un archetipo vincente.
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