Regia di Delbert Mann vedi scheda film
La vita da scapolo infelice di Marty.E'grosso come un armadio,timido,gentile ,goffo e solo come un cane.Vive con la madre anziana rimasta sola perchè tutti gli altri figli si sono sposati,lavora in una macelleria l'unico suo svago è bighellonare con i suoi amici e cercare di fare nuove conquiste in qualche festa.Ma quando vanno nei locali a cercare di rimediare compagnia al massimo Marty fa tappezzeria.Fino a quando una sera non conosce un insegnante non proprio avvenente ma con cui passa una bellissima serata.La madre che lo vuole vedere sposato a tutti i costi quando conosce la ragazza all'imporvviso diviene gelosa del figlio,il migliore amico di Marty si dimostra sprezzante verso la ragazza.E lo convince a non telefonarle come convenuto per andare in giro senza una meta precisa.Con gli amici.Ma Marty trova la forza di reagire....Marty è un apologo sulla solitudine che può essere perniciosa,un ritratto vivace di una comunità italoamericana col suo lessico particolare,con le sue usanze,il buon cuore e i retaggi atavici come l'assoluto rispetto dell'istituzione familiare.Borgnine è perfetto per il ruolo,col suo fisico massiccio pare nato vecchio,eppure quando ha girato questo film non aveva neppure quaranta anni.Vinse gli Oscar importanti(miglior film,regia sceneggiatura e miglior attore protagonista) e la Palma d'oro al festival di Cannes.Niente male per un opera prima che però si rivela vincente per tenerezza e per la delicata sensibilità mediante la quale con pochi tratti distintivi riesce a disegnare personaggi destinati a rimanre nella memoria....
esordio più che soddisfacente
perfetto per la parte
non male
esilarante
ok
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