Regia di Roger Kumble vedi scheda film
Si pensava non ci fosse molto di peggio degli animali digitali e parlanti, ma dopo pochi minuti di Puzzole alla riscossa ci si deve ricredere: le creature della foresta che si esprimo a versi e ballon di pensiero, con tanto di ritocchi digitali dei volti e delle coreografie, raggiungono nuovi abissi di pessimo gusto. Un muro insormontabile per lo spettatore di età superiore agli otto anni, che una sceneggiatura ai minimi termini e un umorismo banalmente slapstick non aiutano a superare. Dan Sanders cerca di sviluppare una cittadina nei boschi dell’Oregon per una compagnia che si fregia di essere amica della natura, ma in realtà è del tutto priva di scrupoli. Un procione capeggia la resistenza degli animali, capaci di un’organizzazione diabolica con puzzole che tutte insieme scorreggiano in macchina, stormi di piccioni bombardieri e un orso che rotola felice nel bagno chimico in cui è intrappolato Sanders. Il titolo italiano, nel suo rimandare direttamente all’umorismo scatologico rende, una volta tanto, più giustizia dell’originale Furry Vengeance. Le tirate animaliste ed ecologiste sono poi così didascaliche, rozze e ripetute da far prudere le mani per la voglia di imbracciare un fucile da caccia da una parte e una motosega dall’altra.
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