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Repo Men

Regia di Miguel Sapochnik vedi scheda film

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La recensione su Repo Men

di supadany
8 stelle

Repo men” offre un interessante mix di generi, presentando un futuro ipotetico (forse nemmeno troppo lontano) a grandissimo ritmo, senza scordarsi che un pizzico di sarcasmo non fa mai male, che il sangue schizza (squarci pulp) e che le strade facili non portano sempre ai risultati migliori.

Infatti in questo caso Miguel Sapochnik non le azzeccherà proprio tutte, ma gli va dato atto che lungo il suo percorso ha effettuato diverse scelte davvero riuscite.

In un ipotetico futuro la vita viene allungata grazie agli organi artificiali e la società Union fa grandi affari in questo mercato, soprattutto quando il cittadino interessato deve comprare un organo a rate e quindi con cospicui interessi al seguito.

Così quando i ritardi nei pagamenti diventano superiori ai tre mesi entrano in atto i recuperatori che noncuranti dei danni che possono arrecare (se si leva un cuore si muore e basta) tagliuzzano il malcapitato sul posto.

E in questo lavoro Remy (Jude Law) e Jake (Forest Whitaker) sono due spietati assi, oltre che grandi amici, fino a quando il primo non viene ferito, costretto ad un trapianto per sopravvivere e finisce col non riuscire a pagare le rate anche perché il suo nuovo cuore sembra impedirgli di fare il suo lavoro.

Così Remy passa dalla parte dei ricercati, conosce Beth (Alice Braga) e cerca di fuggire con lei, ma proverà anche a risolvere il problema alla radice.

 

 

Film non perfetto, ma decisamente interessante questo “Repo men” ingiustamente snobbato dalla distribuzione nostrana, confezionato con un gusto non omologato, non uniforme nei meriti, ma caratterizzato da momenti che spaziano dall’essere galvanizzanti, a dare quasi “fastidio” per la crudezza delle immagini, a strappare un sorriso per battute nerissime.

Così in un lampo ci ritroviamo dentro il mondo di Remy, catapultati in un futuro dove il soldo ha ancora più valore, ma la vita sempre di meno, tanto che se non paghi puoi anche morire.

Il ritmo è spesso notevole, è giusto presente qualche rallentamento di troppo nella parte centrale (ma niente di grave), la prima parte è davvero ottima, spietata, ricca di sfumature con un tema centrale dominante coinvolgente ed altri di contorno discreti (il difficile rapporto famigliare di Remy causa lavoro, la sua grande amicizia con Jake che finirà con lo sconfinare) .

Qualche crepa invece l’ho trovata nella seconda parte, più cerebrale, con qualche minuto non essenziale, ma non si scade mai in scempi eccessivi, mentre il finale, sospeso tra sogno e realtà, mi ha ricordato per certi versi quello di “Brazil” di Terry Gilliam.

Infine risulta molto felice l’affiatamento tra Jude Law e Forest Whitaker, proprio una bella coppia di scena che non ti aspetti possa funzionare così bene.

Insomma, “Repo men” è un film per certi versi sorprendente, testimonianza efficace di come il cinema d’azione possa ancora convivere con tematiche non banali, tanto più se contaminato da altri sottogeneri in una continua evoluzione della sua materia.

Sorprendente. 

 

Miguel Sapochnik

Regia sorprendente per il suo incedere sicuro assumendosi tanti rischi che nella maggior parte dei casi lo ripagano alla grande.

Liev Schreiber

Discreto ruolo, caratterizzato piuttosto bene.

Jude Law

Molto bravo, interpretazione dove fisico e talento vanno a braccetto.

Una delle sue interpretazioni che ho gradito di più, decisamente a suo agio col soggetto e col suo principale compagno di set.

Forest Whitaker

Spalla validissima, anzi direi che è difficile trovare di meglio.

Bella prova, convincente l'affiatamento con Law.

Alice Braga

Spigliata e discretamente brava.

Carice van Houten

Davvero bella e dotata di un fascino elegante, peccato solo che il suo ruolo sia assolutamente riempitivo.

RZA

Piccola, ma carismatica partecipazione (un paio di minuti che spezzano sagacemente il ritmo).

Chandler Canterbury

Pienamente sufficiente.

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