Regia di James Mangold vedi scheda film
Le previsioni degli esperti di settore non lasciavano molto sperare,ed infatti si sono avverate:"Innocenti bugie",che rappresenta il ritorno di Tom Cruise ad un film concepito per le grandi platee, non è stato il rilancio di una carriera comunque straordinaria,ma che da qualche anno segna commercialmente il passo,o perlomeno non garantisce le grandi cifre assicurate degli anni passati. E'vero che difficilmente una star hollywoodiana faccia solo grandi incassi, è capitato un pò a tutti di avere fasi calanti e rinascite, o lenti declini:però è vero che Cruise difficilmente ha fatto mosse sbagliate,o non ha saputo incontrare i gusti del pubblico,e questo nuovo progetto,che doveva sposare forsennate scene action a un tono da commedia,un pò sulla falsariga di "True lies",non ha funzionato come doveva, e perfino "The expendables" ha raggiunto consensi maggiori. A mio giudizio,per essere una comedy DOC,ci sono troppi morti e Mangold non ha saputo imprimere al film quel giusto equilibrio tra i generi che ad altri è riuscito meglio,e dire che non è un regista peregrino,ma è di quelli rimasti a mezza strada tra l'autorialità e l'ecletticità da slegato dai generi. Cruise e Cameron Diaz,già insieme in "Vanilla sky" hanno un discreto grado di affiatamento,ma è lei quella più in palla,mentre lui ripete il numero di uomo d'azione coriaceo alla "Mission:impossible",ma senza quell'ironia profusa che ad esempio un Roger Moore conferiva al suo James Bond.In una storia che vede schegge impazzite della CIA farsi pericolosi killers e la coppia dover sopravvivere e contrattaccare ad esse,cercando di proteggere un giovane inventore che ha escogitato una forma d'energia più o meno infinita:scioglimento prevedibile, buon allestimento delle sequenze di azione,pur buttate molto sulla tradizionale spacconeria hollywoodiana, professionalità evidente nella confezione.Ma il pubblico ha risposto tiepido
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