Regia di James Mangold vedi scheda film
Premessa importante: a me il film non è piaciuto affatto (o peggio ancora , non è riuscito a stuzzicare la mia fantasia), ma devo dichiarare già in partenza che non è il genere di cinema che mi è più congeniale questo, e quindi è forse il caso che non mi si prenda troppo sul serio se il mio giudizio è negativo.
Dal mio punto di vista infatti (e non me vorranno spero coloro che invece lo hanno trovato “gradevolmente” accattivante), ci sono davvero poche parole da spendere intorno a una pellicola che a me sembra abbia il sapore un po’ insipido delle pietanze precotte e surgelate, di quelle che si comprano nei Supermercati insomma e che si riscaldano nel forno a microonde prima di mangiarle: se si ha fame, riescono sicuramente a riempire lo stomaco, ma difficilmente soddisfano pienamente anche il palato.
Più che poco divertente dunque, mi verrebbe da definirlo un film inutile, visto che non emoziona e non è nemmeno coinvolgente nonostante le frequenti (un po’ ripetitive) scene d’azione e il copioso impiego di effetti speciali nemmeno tanto strepitosi.
James Mangold che lo ha diretto (a mio avviso un po’ distrattamente) ha fatto certamente di meglio in precedenza: qui risulta risaputamene fiacco, nonostante il ritmo abbastanza forsennato, perché l’azione per quanto movimentata e frenetica, non riesce ad appassionare né a veicolare una pur minima suspence con i suoi “eccessi” troppo svincolati dalla realtà che risultano spesso un tantino fastidiosi e nemmeno sufficientemente esilaranti. A mio avviso insomma manca soprattutto la tensione necessaria, e se alla fine riesce persino ad annoiare (a me è successo addirittura questo) credo che ciò significhi che qualcosa si è inceppato nel meccanismo, o che non funziona come dovrebbe nell’amalgama complessivo del prodotto.
Il tono decisamente sopra le righe e forzatamente ironico non è infatti sorretto nemmeno dalla giusta e necessaria alchimia fra gli interpreti (fondamentale in pellicole di questo genere e che nel caso specifico è invece troppo distante persino dall’affiatamento che avevano per lo meno raggiunto nell’altrettanto non eccelso Vanilla Sky di qualche anno fa) che vede schierati da una parte un Tom Cruise un po’ imperecottito, ma che si tenta di far apparire ancora come un bambolottone levigato e sornione (qui particolarmente inespressivo, per altro, con quel sorriso un po’ plastificato appiccicato sulle labbra e un eccessivo uso di occhiali da sole, che proprio non ce la fa a sembrare una coriacea ma “simpatica” canaglia), e dall’altra una Cameron Diaz un po’ svogliata (alle prese con il personaggio usuratissimo della smorfiosetta, che a un certo punto cambia decisamente opinione) che comunque fra i due risulta la migliore in campo.
Non basta nemmeno qualche battuta azzeccata nel dialogo a salvare la situazione (e non ha molta fantasia nemmeno la macchina da presa devo dire) in questa commedia un po’ surreale dove però ci sono troppi morti dentro che stonano parecchio, segno evidente che Mangold non è riuscito ad individuare il percorso più giusto da seguire, o per lo meno a imprimere al film il necessario bilanciamento fra i (troppi) generi che ha inteso “costeggiare” nel tratteggiare situazioni spesso improbabili e al limite del paradosso che ci fanno sentire a volte addirittura presi in giro.
E questa volta il “colpo” tentato con un film concepito per le grandi platee (ma con insufficiente gusto), non è stato pienamente compensato nemmeno dai risultati degli incassi andati male un po’ dappertutto, e addirittura “quasi” disastrosi qui in Italia dove è riuscito a malapena a superare i 2.000.000 euro, cifra davvero lontanissima dalle aspettative.
No, davvero, qui non ci siamo proprio, devo dire (nemmeno lo score musicale – invero poco originale - mi è sembrato all’altezza delle ambizioni) e non è il caso di infierire oltre: meglio provare a dilettarci invece dedicandoci alla lettura del delizioso racconto che della pellicola ce ne fa un ispirato tinodeluca proprio su “Film Tv” (//www.filmtv.it/film/41831/innocenti-bugie/opinioni/506658/) indubbiamente molto più interessante e soddisfacente del film (consiglio caldamente a tutti da darci per lo meno un’occhiata), perché lì c’è la freschezza poetica e fantasiosa della creatività che manca (purtroppo) totalmente alla pellicola.
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