Regia di Adam Green vedi scheda film
Il pericolo è sempre dietro l’angolo, soprattutto se si è giovani e spericolati, così dopo le case (infestate), le vacanze (a tutte le latitudini), gli ascensori (bloccati), le macchine (semidistrutte), il mare aperto, tocca alla montagna, per la precisione ad una seggiovia bloccata.
Dan (Kevin Zegers), Parker (Emma Bell) e Lynch (Shawn Ashmore) si stanno godendo una bella giornata sulla neve, quando il buio cala e decidono di fare un’ultima discesa, quando ormai quasi tutti se ne sono andati.
Mentre salgono con la seggiovia, l’impianto viene bloccato e finiscono abbandonati al freddo ed al buio, per giunta ad un’altezza considerevole da terra.
Cercheranno vari modi per scendere, ma anche a terra la natura non è dalla loro parte.
Classica storia di ragazzi, dalla vita fin troppo ordinaria (qualcosa di più originale si poteva trovare), bloccati in una condizione di pericolo estremo, ma questa volta le cose vanno meglio del previsto, almeno per noi spettatori.
Infatti la tensione è davvero alta e di facile percezione, vengono sfruttati al meglio gli eventi climatici (la neve e il gelo), ma anche la fauna locale che pregusta un lauto banchetto con la carne dei malcapitati.
Così l’isolamento e la ristrettezza del campo d’azione vengono arricchiti dagli eventi, per lo più tragici, che si susseguono, tra scelte incaute (va bene provare a lasciarsi cadere, ma almeno calandosi e non lanciandosi come uno sprovveduto totale), disperazione (Parker più volte vacilla nel terrore di non farcela), inconvenienti vari (l’assideramento e la pelle che si lacera) ed idee di fuga di difficile attuazione.
E nel generare tensione ed immergere nel contesto, offre un’abile sponda la colonna sonora, con musiche incalzanti che sottolineano i momenti drammatici, ma anche i rumori naturali (il verso dei lupi, il vento che soffia, il cigolio dei componenti della seggiovia) che circondano lo spettatore (l’impianto audio True Hd fa alla grande il suo dovere).
Finale poi da seguire col cuore in gola, con una scena fortissima ed una speranza che fa tifare fino all’ultimo rendendo oltremodo partecipi dei fatti.
Insomma direi che questo “Frozen” è una piacevole sorpresa, certo si poteva fare di meglio nei dialoghi (che non aggiungono molto) e gli attori sono più a loro agio quando il contesto è leggiadro (l’inizio) piuttosto di quando i giochi si fanno complicati (e non bisogna aspettare poi molto per questo), però alla resa dei conti regala ciò che ci si aspetta e pure in maniera fluida e senza troppi fronzoli.
Raggelante.
VOTO : 7/10.
Sfrutta al meglio, o quasi, il materiale a sua disposizione e riesce dove in molti ogni anno falliscono.
Interessante.
Abbastanza simpatico e squinternato, ma di certo non impressiona per capacità particolari.
All'inizio è davvero radiosa, poi però è troppo impostata in alcuni momenti drammatici.
Complessivamente interessante, probabilmente le commedie dovrebbero essere il pane per i suoi denti per il futuro.
Belloccio, volto simile a tanti altri, tutto sommato dignitoso, qui d'altronde è mero strumento della storia e non gli viene richiesto molto di più della presenza.
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