Regia di John Madden vedi scheda film
1965, Berino Est. Tre agenti del Mossad
(Sam Worthington, Jessica Chastain e Tom Wilkinson) hanno il compito di arrestare e condurre a processo il criminale di guerra dott. Vogel (l’ottimo Jesper Christensen) responsabile di torture ed esperimenti su bambini ebrei. Una caccia lunga una vita.
John Madden, regista dalla qualità altalenante (oscar vinto con “Shakespeare in Love”che neanche era questo granchè, poi nefandezze tipo “il mandolino del capitano Corelli”), si adopera nel rifacimento del film israeliano “Ha Hov”.
Dopo una leggera impasse iniziale, dovuta al doppio registro narrativo, il film mostra notevole coesione e forza drammatica, che esplode soprattutto nella dimensione privata dei protagonisti , le cui identità di vittime si confondono con quelle di carnefici. Il dott. Vogel è un concentrato di malvagità , neanche il tempo che passa può cancellare l’orrore vissuto, né dar sollievo a coscienze brutalizzate e segnate per sempre. La giustizia fa il proprio inesorabile corso, e la verità torna a bussare come un fantasma.
Meglio la parte ambientata nel passato, più vibrante ed intensa (fra l’altro c’è un ottima scena d’azione montata al fulmicotone alla stazione di Berlino) rispetto al presente pieno di rimorsi, dipinto nello sguardo funereo di un ottima Helen Mirren.
Peccato solo per l’epilogo, che volendo far quadrare i conti, in cinque minuti scarsi rovina un bel po’.
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