Regia di John Madden vedi scheda film
Film molto bello, stranamente delicato nonostante punti molto sull'azione. Sembra incentrato più sulla forma che sulla sostanza...mancando però anche di forma.
Purtroppo non approfondisce il contesto di "caccia al nazista" di quegli anni: sembra quasi che l'operazione sia stata pianificata dei ragazzini allo sbaraglio. Non spiega minimamente cosa è il mossad, io che non sono giovanissima lo conoscevo poco: per vedere un film non è che si può pretendere che prima si studi argomento, una infarinata, anche a mo' spiegone ci sarebbe stata bene, del resto il film non ha una una grande durata e l'approfondimento storico manca.
I personaggi non sono stati ben strutturati nella sceneggiatura, di fatto la riuscita del film è tutta nelle grazie dei suoi attori che riescono benissimo a trasmettere fisicamente il pathos al di là dei dialoghi. E non darei il merito al regista. Helen Mirren è straordinaria, trovo che sia oro tutto quello che tocca, ma in questo, come in altri suoi film purtroppo, ho visto che non viene sfruttata in pieno lasciando quella certa insoddisfazione del "potevano farle fare di più". Del resto anche Jessica Chastain ha una carismatica presenza scenica ed è perfetta nella dare continuità ad una Mirren giovane, molto coerente. Non si può dire lo stesso per Sam Worthington che è un attore monoespressivo, ma con una importante fisicità. Il suo limite rimane quindi la necessità di essere diretto bene e qui non mi sembra ci siamo: non si capisce perché è taciturno, quali traumi (sicuramente più gravi di quelli dei suoi compagni) lo abbiano segnato. Il tutto è di una semplificazione disarmante. Praticamente la ragazza giovanissima è già addestrata più dei compagni, il più anziano è uno stronzo arrivista, il terzo un disadattato. Dalla sceneggiatura sembrano di ragazzi in cerca di dare un senso alla propria vita è questo non da merito a ciò che quel periodo storico è realmente stato.
L'attore che interpreta Sam da adulto, Ciaran Hinds (brutta scelta di attore, non c'entra nulla) non aiuta un granché. Eccezionale l'attore che interpreta il nazista, Jesper Christensen, la luce nei suoi occhi che cambia da "bravo" a "cattivo" è da manuale. A lui, alle sue movenze, alle poche battute, viene affidato tutta la gestione dell'odio che un cattivo genera nello spettatore: dalla contrapposizione tra la follia e l'apparente, gentile normalità.
Marton Csokas...lo adoro, che vi devo dire? Sempre perfettamente a suo agio a gestire con eleganza personaggi cinici. Lo considero un Kevin Spacey bello, ma l'ho detto, sono di parte.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta