Regia di John Madden vedi scheda film
Buon thriller, che riesce ad essere intrigante nonostante la sua parziale prevedibilità. Soprattutto grazie alla sorprendente e intensa prova della protagonista, Rachel Singer, anche se interpretata da due attrici diverse. Il film, infatti, intreccia abilmente gli eventi del 1965 con quelli del 1997.
La storia può in effetti essere abbastanza verosimile, analoga a possibili fatti realmente accaduti in qualche caso. I diversi piani narrativi sono ben gestiti, con un ottimo incastro tra passato e presente, ritmo mai in calo e sempre discreto coinvolgimento. Tra i personaggi, menzione particolare per la protagonista, sostanzialmente il pilastro dell'intero film.
Non era così scontato il riuscire ad avvincere con tematiche affrontate già in tante altre pellicole. La tensione è ovviamente relativa alle diverse fasi della missione, ma non rappresenta affatto l'unico pregio del film, capace anche di sensibilizzare ai valori sovente e rapidamente obliati della virtù e dell'etica. Una bella lezione morale.
Nel 1965 gli agenti segreti del Mossad Rachel, Stefan e David sono incaricati di portare a termine una missione di massima segretezza per il governo israeliano: catturare e consegnare alla giustizia il noto criminale nazista di Birkenau. La missione si conclude però con la morte del criminale tra le strade di una fredda Berlino Est nella notte di capodanno. 30 anni dopo, un uomo dichiara di essere il dottore di Birkenau sopravvissuto e sfuggito alla cattura e Rachel dovrà tornare nell'Europa dell'Est per concludere la missione e pagare il proprio debito con la nazione.
L'opera di Thomas Newman è funzionale nel ricreare la suspense necessaria per questo genere di film.
Ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. Per me può restare così com'è.
Onesto lavoro. Con le giuste inquadrature, riesce a creare la miglior atmosfera per rendere efficace ciascuna scena.
Credo che questo giovane David sia il suo miglior ruolo al momento, dopo Avatar.
Notevole Rachel Singer, da sola regge tutto il film. Davvero convincente.
Quasi non avevo riconosciuto in questo giovane Stefan proprio quel Sire Celeborn de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, poi rivisto in altri film (Timeline - Ai confini del tempo, Le Crociate ecc.).
Un perfetto e infame chirurgo Vogel.
Anche da giovane Rachel Singer ruba la scena agli altri personaggi. Brava!
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