Regia di David Lynch vedi scheda film
Due personaggi (una seduta, monca, scrive rivolta verso la mdp, l'altro, di spalle, la medica in modo alquanto maldestro, senza che la paziente sembri accorgersene), camera fissa su di loro, quasi a ridosso, lasciando intravedere solo in parte la stanza: un'altra dimensione claustrofobica, stavolta in bianco e nero, dove gli eventi sono apatici, indifferenti, misteriosi, quasi automatici, dove fisicità greve e malata, e astrazione psicologica convivono ma senza incontrarsi e trovare un equilibrio, o forse, invece, lo trovano proprio nella apatia.
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