La storia di Mike (il cui nome è la sola parola pronunciata nel film): un bambino che fa crescere una nonna da un seme per cercare di sfuggire agli abusi dei suoi genitori.
Note
Cortometraggio che unisce svariate tecniche (animazione, stop motion e recitazione).
Un imperdibile gioiello del giovane Lynch, quando ancora era studente d'arte, viveva in una stamberga a Philadelphia e si dedicava alla pittura. A un certo punto decise di mettere in moto i suoi disegni e di donargli un suono: nacque il corto "Alphabeth", disturbante e naif. Poco dopo, fu la volta di "Grandmother", forse il primo vero capolavoro di Lynch, anni prima di "Eraserhead", di cui… leggi tutto
Finanziato dall'American Film Institute, ecco che arriva il primo vero e proprio film di David Lynch. Sono appena 34 minuti, ma già le idee non mancano: dall'animazione al film muto, le ispirazioni di questo lavoro sono tante, ci sono anche una buona dose di grottesco ed uno spunto spiritoso di partenza. La sequenza iniziale animata (ne seguiranno altre, più brevi, nel corso della… leggi tutto
Corto lynchiano di inizio carriera (siamo nel 1970) che esprime tutto l’universo del regista americano e del suo cinema a venire. È la visione del mondo da parte di un bambino, che categorizza ed enfatizza la realtà in maniera alterata, disturbante, edipica (quanto c’è di autobiografico?).
Si parla della nascita dei primi uomini, venuti dal sottosuolo. Il loro…
Un imperdibile gioiello del giovane Lynch, quando ancora era studente d'arte, viveva in una stamberga a Philadelphia e si dedicava alla pittura. A un certo punto decise di mettere in moto i suoi disegni e di donargli un suono: nacque il corto "Alphabeth", disturbante e naif. Poco dopo, fu la volta di "Grandmother", forse il primo vero capolavoro di Lynch, anni prima di "Eraserhead", di cui…
Cresce la durata e s'intensifica l'angoscia. Le sensazioni lasciate all'evocazione nei corti lynchiani precedenti vengono riplasmate su schizzi d'incubo: inequivocabile il tetro che colora i fotogrammi, ancor più espliciti le graffiate horror a sostegno della rappresentazione rozza ed efficace, che già aveva caratterizzato le primissime pellicole dell'elucubrante cineasta. Sostanza…
E fu così che quel giovane del Montana chiamato David Lynch divenne grande. A distanza di 31 e 36 anni da questo suo primo grande lavoro avrebbe realizzato i suoi capolavori assoluti, Mulholland Drive e INLAND EMPIRE. I suoi precedenti cortometraggi, anche se validi, non erano certo ai livelli di questo mediometraggio(penso sia più corretto definirlo così), un delirio di…
La sofferenza dell'infanzia frustrata; la brutalità che germina dall'ambiente che dovrebbe essere luogo di amore e sacralità (la famiglia, la Sacra Famiglia); il soffocamento dell'io, della propria essenza e della creatività, la quale può "solo", appunto, partorire al rovescio, a ritroso nel tempo, tornare alle proprie radici (letteralmente), riscoprire l'affetto e…
Finanziato dall'American Film Institute, ecco che arriva il primo vero e proprio film di David Lynch. Sono appena 34 minuti, ma già le idee non mancano: dall'animazione al film muto, le ispirazioni di questo lavoro sono tante, ci sono anche una buona dose di grottesco ed uno spunto spiritoso di partenza. La sequenza iniziale animata (ne seguiranno altre, più brevi, nel corso della…
Nel cinema di Lynch il sogno non è un viaggio dell'anima che ci eleva ad una dimensione trascendente, bensì, più banalmente, un tubero cresciuto sull'humus delle nostre paure e imperfezioni. Nei suoi cortometraggi le animazioni sono disegni in evoluzione, le cui forme si allungano e dilatano, fino a saltare od esplodere, come per tracciare il sotterraneo percorso di…
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