Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
4 amici che ormai non si vedono da tempo si trovano a viaggiare verso il Marocco seguendo l'appello di un vecchio compagno di brigata che si trova laggiù, perché - a quanto sembra - è stato beccato per possesso di Marijuana. Il viaggio si rileverà più avventuroso del previsto.
Uscito nel 1989, Marrakech Express anticipa i temi che saranno sviluppati - in maniera più compiuta - nei successivi film di Salvatores, come Mediterraneo (1991) e Puerto Escondido (1992). Troviamo già la rappresentazione dell'amicizia, dell'avventura, e soprattutto del viaggio: la necessità di andare, di scoprire un altrove dove fuggire - meglio in compagnia - dai frastornarti problemi della quotidianità realtà. Bastano queste premesse per capire l'importanza che Marrakech può avere avuto nello sviluppo della filmografia del registra, configurandosi come una vera palestra per i lavori successivi. E come palestra, è naturale che abbia molti difetti; la mano di Savatores non sembra così sicura nel dirigere gli sviluppi narrativi, e i cali di ritmo non sono pochi; benché non manchino anche le scene cult e di una comicità irresistibile, grazie anche a un cast composto da alcuni attori fidati (Abatantuono, Cederna, ecc...) che il regista utilizzerà felicemente nei lavori successivi. Insomma il talento di Salvatores è già ben evidente; e per tutte le ragioni elencate Marrakech è una chicca imperdibile per gli amanti dei film del regista e del cinema italiano in generale.
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