Regia di Josef Von Sternberg vedi scheda film
Nel Maghreb, una cantante di cabaret è divisa fra l’amore di un riccone e quello di un soldato della Legione straniera. Secondo film di Sternberg con la Dietrich, primo realizzato a Hollywood; è un melodramma di ambientazione esotica che parte da premesse banali (il solito triangolo) e arriva dove tutti si aspettano (lei sceglie il poveraccio), ma nel mezzo si sviluppa in modo interessante grazie a personaggi non scontati: Gary Cooper, donnaiolo e strafottente, non è simpaticissimo, mentre invece colpisce la signorilità di Adolphe Menjou nel saper incassare la sconfitta. E soprattutto c’è una figura femminile al di là del bene e del male, che alla fine compie un gesto estremo (che lei stessa, vedendolo fare alle donne arabe in una scena precedente, aveva giudicato pazzesco): si toglie le scarpe e si incammina verso il deserto per seguire il suo uomo, fino a scomparire dietro l’orizzonte.
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