Regia di Jodie Markell vedi scheda film
Memphis, anni 20, la giovane e bella ereditiera Fisher ambisce all' amore incondizionato di un popolano, molto bello e moralmente integro, buono, povero ma dignitoso. Una vecchia paralitica amica di famiglia gli instilla la pulce nell' orecchio che se lui la rifiuta non e' per colpa sua, del suo carattere spigoloso e nemmeno della differente classe sociale a cui appartiene ma e' dovuto al fatto che quello che lei vuole non si puo' comprare, nemmeno con tutti i diamanti del mondo. In realta la vecchia, che non ha tutti torti, cerca di sedurre la ragazza vezzeggiandola perche' essa la aiuti a morire allungandole un contenitore ricolmo di pastiglie di oppio che si trova su di un davanzale che lei non puo' raggiungere, costretta a letto dalla paralisi. La ragazza acconsente e le da le pastiglie e mentre l' anziana attende col sorriso la dolce morte anche lei anestetizza il suo dolore assumendo alcune goccie di laudano ( tintura d' oppio ). Dopo aver immaginato un futuro a Parigi come modella di Picasso o musa di qualche letterato ( Parigi all epoca era come la nostra Hollywood e gli artisti erano come le nostre star del cinema ) torna con i piedi per terra e capisce che e' inutile continuare a sfuggire, la sua vita' sara li, a Memphis e forse potra' anche essere felice. Infatti dopo una festa di Halloween dove succedono varie cose lei e lui si chiariscono e lei gli chiede di essere se non amata almeno sopportata. Il film finisce con loro abbracciati che guardano l' alba. Questa pellicola tocca un tema, quello dell' amore nella societa' del benessere, gia' trattato in numerosi altri film, primo fra tutti il pasoliniano TEOREMA.Voto 6.
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