Regia di Daniel Barnz vedi scheda film
"Beastly" di Daniel Barnz vorrebbe essere il patinato adattamento teen della celebre ed abusata fiaba de La bella e la bestia. Sterilmente alla moda e povero d'argomenti in maniera preoccupante, il film contestualizza la vicenda al liceo e rielabora alcune dinamiche del racconto originale punendo un arrogante figlio di papà (giornalista televisivo vanesio ed egoista) interessato solo ad apparire facendolo diventare una sorta di Frankenstein tatuato e calvo per mezzo di un sortilegio ordito da una patetica streghetta pseudo dark che ha qui le sembianze di Mary-Kate Olsen (ma dico io, non c'era proprio nessun'altra disponibile??). La sentenza emessa è: trova una ragazza che ti ami per quello che sei entro un anno oppure rimarrai così per sempre. Sviluppo prevedibile e banale per un film popolato da ragazzetti viziati e senza coscienza che anziché curarsi di genitori assenti o drogati, s'interrogano su che fine abbia potuto fare il romanticismo per poi trovare la risposta in una poesia intitolata bere una coca con te. La perplessità dilaga e culmina quando il plot ci propina addirittura un omicidio - peraltro impunito - come espediente narrativo per far incontrare i futuri innamorati. Insomma, Barnz calca la mano e perde la tramontana, troppo occupato a rendere credibile una redenzione inconsistente e puerile che puzza d'egoismo lontano un miglio. A poco servono il tutore cieco di Neil Patrick Harris o la governante giamaicana in attesa di green card per i figli, la loro presenza è poco più che accidentale e funzionale solo ad alleviare la coscienza di una produzione vuota e tendenzialmente imbarazzante. In tutto ciò, Pettyfer e la Hudgens paiono scelte di casting perfette, il che è tutto dire.
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