Regia di Giovanni Calamari vedi scheda film
«Non è solo la perdita del lavoro: è la perdita di tutto». «Sette anni buttati nel cesso». Una madre single, un 40enne, una signora di mezza età... Daniele, Sabrina, Fulvia, Alekos... Debito di ossigeno è un film dolente e lucido che racconta la drammatica realtà di non poche famiglie italiane, coinvolte loro malgrado in una crisi economica che costringe gli adulti a scrutare un incertissimo futuro per i loro figli. In un mondo dove il precariato non potrà mai regalare neanche un (il) minimo di serenità. Contratti a termine, scadenze, fasce orarie, flessibilità, sogni di rinnovo, orari balordi, distanze impossibili, gratificazioni assenti, ferie mai fatte forzatamente da smaltire, nuove paure e nuove povertà, fino a qualche anno fa inimmaginabili. La narrazione del documentarista Giovanni Calamari declina con pudico sdegno un vocabolario che si aggiorna ora dopo ora in uno scenario a due passi dall’apocalisse. Sottolineando quanto il capitalismo del nostro tempo si infranga contro una paradossale contraddizione: basato sul consumo e sui cittadini trasformati in consumatori, si è sorpreso sistema che non riesce più a ridistribuire nemmeno quella “ricchezza” che legittimerebbe l’utilizzo del denaro, nonché il presunto valore di se stesso.
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