Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
Shrek é diventato un orco domestico: dopo aver avuto tre orchetti con Fiona, ovvero Fergus, Farkle e Fenicia, la sua vita é diventata pressoché monotona e stressante. Nel giorno del compleanno dei tre orchetti, la rabbia infusa da anni nel gigantesco corpo dell'orco esplode, lasciando stupiti i suoi concittadini e soprattutto Fiona. Shrek vuole tornare ai tempi in cui per lui era più importante stare solo e incutere terrore, che fare il "pagliaccio verde". Nella sua vita incombe Tremotino, un truffatore che sfrutta la gente per interessi personali (un esempio, il contratto per il quale i genitori di Fiona, se avessero firmato per salvare Fiona dalla draghessa, avrebbero dovuto dare il regno ad egli). Shrek viene tentato da un particolare contratto, ovvero quello di ritornare ad essere orco per un giorno: dopo aver concluso l'affare, Shrek sembra aver ritrovato sé stesso, a primo impatto, ma in seguito scopre un qualcosa che non si sarebbe mai aspettato.
Sono un fan della saga di Shrek, ma credo che questo già si sappia, non solo perché considero il primo film uno dei migliori cartoni animati satirici (nell'ambito dell'animazione e non) mai creati, tutto ciò magari per dare una visione più grottesca del libro illustrato di William Steig, ma perché sono stato fortunato, sin da piccolo a vedere i primi capitoli, che mi hanno portato ad avere una riflessione più profonda di ciascun personaggio, dal più serio al più scherzoso, dal più interessante al più noioso. Riassumendo: il primo film é eccellente, massiccia critica sociale ai cartoni Disney, il secondo é un ottimo sequel, probabilmente il migliore animato che esiste, il terzo é completamente inutile e l'unica cosa nuova che aggiunge é la nascita dei figli. Questo quarto capitolo divide in due la mia idea di base sulla pellicola: da una parte lo trovo fastidioso, ripugnante, no-sense, forzato.. ma non mi posso arrabbiare troppo con una saga che mi ha segnato. Mi spiego: questo film, a livello umoristico, é leggermente migliore rispetto al terzo, che basava la sua conicità sulle gag, ma a livello storico (di trama), tende a criticare quello che fan e non della saga andavano a chiedere: la coscienza di Shrek. L'orco di casa Dreamworks, col tempo, si é calmato evidentemente e l'intreccio con Tremotino, tra l'altro personaggio assolutamente NON minaccioso, avrebbe potuto, almeno secondo gli sceneggiatori, portare ad una svolta di trama interessante. Ed effettivamente il film sembra esserlo, ma da fan nostalgico (anche se la nostalgia c'entra ben poco col mio sfogo), mi sento abbastanza deluso per vari aspetti che non riesco a spiegarmi: perché da una parte vorrei mettere da parte l'intera saga, in modo da tralasciarlo come capitolo assestante, ma dall'altra non posso vedermi ridotto male il mio orco preferito. Per la prima volta vediamo Shrek piangere.. di cosa stiamo parlando? Il dramma presente per mezza pellicola tende a "serializzare" il contesto, riuscendoci per chi la saga la prende come semplice intrattenimento, e non come critica sociale.
Spero che il prossimo capitolo, che uscirà nel 2019 a quanto pare, non mi deluda, anche se avrei i miei dubbi. Ho grande fiducia nel regista del primo film, Andrew Adamson, tutt'ora produttore: ha realizzato due gran bei film e spero in un grande ritorno.
6-.
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