Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
Il capitolo conclusivo della saga non sovverte la regola generale secondo la quale essa andrebbe fruita nell'ordine cronologico di uscita, onde evitare di rovinarsi la storia degli episodi precedenti. Pertanto si suggerisce, a chiunque li avesse persi, di recuperare Shrek (2001), Shrek 2 (2004) e Shrek Terzo (2007). Altra realtà non rovesciata, nonostante l'ulteriore rinnovamento in cabina di regia e alla stesura della sceneggiatura, è purtroppo l'inferiorità nei confronti dei primi due. Evidentemente occorre arrendersi a quello che ormai è un dato di fatto. La carica si è esaurita. Sempre meglio del terzo, intendiamoci, che tutto considerato si conferma il più smorto. Eppure mi ero illuso che davvero si sarebbe potuto riparare agli errori con la giusta formula, proponendo un'ultima volta un'idea vincente capace di riottenere i fasti del passato.
Sempre ineccepibile dal punto di vista della grafica e con il consueto buon accompagnamento della colonna sonora del rassicurante Harry Gregson-Williams, sceglie però di rifugiarsi in se stesso, sui terreni già battuti, noti e consolidati della vecchia guardia di personaggi. I quali, in confronto al trattamento subito nel predecessore, bisogna ammetterlo, riottengono qui una nuova linfa e smalto. Il solo mutamento è rappresentato dall'introduzione di un carismatico cattivo, incarnato dal nano Tremotino, assai più efficace (manco a dirlo) di quello nel numero tre. L'altro, il pifferaio di Hamelin, è invece poco sfruttato. Spiace comunque il riscontrare il completo abbandono della satira e dell'umorismo, dato che nell'imitazione caricaturale del mondo delle fiabe, del cinema, della televisione e finanche della nostra realtà, l'orco verde trovava un sicuro punto di forza. Le battute non mancano, la simpatia dei protagonisti non è in discussione, ma celare il rimpianto verso il felice debutto sarebbe ipocrita. Sentimento acuito, come se non bastasse, dal riassunto di tali avventure, che scorre durante i titoli di coda e ne è parte integrante.
Nostalgico dei giorni in cui era un "vero orco", Shrek firma un contratto magico con Tremotino e all'improvviso il mondo che lo circonda non è più lo stesso. Ciuchino non ricorda chi sia il suo migliore amico, Fiona è una tosta principessa guerriera e il Gatto con gli Stivali è diventato grasso. Insieme hanno solo ventiquattro ore per revocare il contratto, salvare Molto Molto Lontano e ritornare a essere felici e contenti.
Harry Gregson-Williams firma un dignitoso insieme di musiche, a corretto adempimento delle proprie funzioni.
Non avrei rinunciato all'irriverenza delle origini.
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