Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
L'impatto di "Shrek",con la sua comicità senza riguardi e la trasgressiva parodia falsamente volgare del mondo delle favole animate di scuola disneyana,ha cambiato,di fatto,il cartoon.I primi due capitoli,con un citazionismo sfrenato di cinema anche con attori,una verve agguerrita che galoppava indomita,azzeccando spesso nuovi innesti e rovesciando i clichès degli standard,per altro splendidi,dettati dalla casa dello zio Walt,sono delle perle:cominciò a cedere con il numero tre,abbastanza gratuito,bolso e senza gran nerbo narrativo,la saga dell'Orco Verde con fido Ciuchino al fianco.La tetralogia si conclude con una sorta de "La vita è meravigliosa" al contrario,con Shrek che,afflitto dalle troppe responsabilità come padre di famiglia e sposo placido,rimpiange i giorni selvatici come babau della palude,e si ritrova intrappolato da un maleficio ad opera del nano Tremotino.Il film è un pò meglio del predecessore,accumula meno personaggi di scarsa utilità alla storia,e tutto sommato,da un punto di vista di spettacolo,l'impalcatura regge.Ma si è persa la carica spiritosa delle origini,il mostro si è messo le ciabatte e tutto si risolve in una celebrazione della Famiglia come insuperabile punto d'approdo.Il problema non è questo,ma è nello scarso sugo che sceneggiatori e realizzatori riescono ormai ad ottenere dallo spunto,e nonostante i buoni incassi totalizzati,c'è davvero da sperare che la serie sia arrivata al capolinea definitivamente.Per non sciupare ulteriormente un'idea che fu davvero geniale.
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