Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
Asfissiato dal menage familiare e dall'invadenza dei tanti amici, Shrek vagheggia di tornare a fare l'orco cattivo delle favole: a tale scopo stringe un patto magico con il malefico folletto Tremotino (in originale Rumpelstiltskin, un personaggio delle fiabe dei fratelli Grimm) che lo inganna, proiettandolo in un universo parallelo nel quale lui, Fiona e Ciuchino non si sono mai conosciuti e nel quale Tremotino è una sorta di crudele dittatore. A Shrek non resta che unirsi alla "resistenza" degli orchi contro il potere del folletto e tentare di far innamorare di nuovo Fiona. Giunta al quarto capitolo (incongruamente affidato alle non troppo capaci mani di Mike Mitchell, già regista del pessimo "Deuce Bigalow"), la saga dell'orco flatulente tocca il suo punto forse più basso: l'ironia e la parodia "scorretta" del mondo delle fiabe sono solo un ricordo, "Shrek e vissero felici e contenti" è un banale cartone digitale, pieno di azione e bellissimi effetti visivi, che si lascia vedere volentieri ma che si trascina stancamente e in maniera abbastanza prevedibile e assai raramente riesce a strappare la risata (il ruolo della spalla comica Ciuchino è assai risicato). Alla fine le uniche idee che si fanno ricordare sono i sortilegi del Pifferaio Magico e la resistenza degli orchi. Un film deludente, uno splendido contenitore a racchiudere il nulla o quasi... se l'andazzo è questo, forse è davvero l'ora che il sipario cali definitivamente sulla saga del buon Shrek... tre stelle, abbastanza risicate.
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