Regia di Mike Mitchell vedi scheda film
Shrek già col secondo, per me, aveva mostrato la corda, mentre il terzo era caruccio, anche se sembrava che la formula fosse stata sfruttata oltre il lecito.
Vediamo i voti su IMDB: il primo 7,9, il secondo 7,4, il terzo 6,1 (la vedono un po’ diversa da me). Ma davanti alla facile possibilità di enormi guadagni, non si guarda tanto per il sottile, così ecco il quarto, che per avere successo si lega all’idea del famoso film La vita è meravigliosa. E cioè, come sarebbe se nessuno sapesse che Shrek è Shrek? In pratica un What if…?, un cosa sarebbe successo se Shrek non fosse mai nato. Lui, come nel film famoso degli anni ‘40, è l’unico a sapere la verità, in un mondo che non lo conosce.
La formula funziona. Il ritmo e i personaggi giusti ci sono; il fatto che nessuno sappia chi è Shrek ha il suo perché, e in definitiva ne esce fuori un altro film caruccio, da 7, senza tante pretese ma guardabile.
Il film è costato un fottiliardo (equivalente a un fottio di miliardi, sono termini tecnici); ma siccome è tra i primi 40 maggiori incassi all-time, è stato un fragoroso successone.
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