Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Discreto seguito (ma inferiore al primo), anch'esso provvisto dell'immancabile scena dopo i titoli di coda, è il terzo film dei cinque che introducono il crossover sui Vendicatori (The Avengers). E più di tutti ne subisce l'invasiva influenza. Ho avuto l'impressione, infatti, che questo fosse un semplice intermezzo, una sorta di "ponte" verso gesta ancora più grandi. Pur riuscendo a trovare una storia che valesse la pena di essere raccontata, tutto mi è parso riassunto e accelerato, per lasciare spazio ai nuovi personaggi dello S.H.I.E.L.D. Comunque cercavo due ore di svago e sono stato accontentato, grazie soprattutto alla ben calibrata alternanza tra i momenti esilaranti e quelli un po' più seri. Certamente non bisogna aspettarsi chissà quale profondità, perché il tono della pellicola è ancor più "faceto" di quello che già aveva caratterizzato il primo capitolo, decretandone il sorprendente esito al botteghino.
La trama è leggera e spumeggiante, piuttosto semplice da seguire. Certo un po' sacrificata rispetto al primo film, con un maggior numero di "battute" e scene d'azione a volte non sempre così ottimali.
Qui è divenuta troppo spinta e pesante l'ingerenza dei Vendicatori (The Avengers), oltre al fatto che sarebbe servito un racconto più robusto, non potendo questo film approfittare anch'esso dell'effetto novità cavalcato dal primo.
Ancora una "istrionesca" e irriverente interpretazione di Robert Downey Jr. nelle vesti di Robert Downey Jr...
A suo agio negli (attillati) abiti di Natasha Romanoff alias Vedova Nera.
Virginia "Pepper" Potts si conferma una presenza necessaria al fianco del protagonista, moderandone gli eccessi e contribuendo a buona parte delle scene migliori.
Convinto e intenso come Ivan Vanko, che pare lo stereotipo dell'avversario malvagio ed ottuso... suscita tanta pietà, ma alcune sue ingenuità hanno quasi dell'inverosimile.
Il cambiamento di un volto è sempre traumatico, da un certo punto di vista, tuttavia (fortunatamente) il James "Rhodey" Rhodes di Don Cheadle non mi ha fatto rimpiangere il predecessore Terrence Howard.
Uno Justin Hammer che non meriterebbe nemmeno l'epiteto di "cattivo" (non lo dico come difetto), essendo troppo ridicolo nei suoi siparietti ed inetto quando tenta di essere un serio oppositore.
Il severo e carismatico Nick Fury, in un ruolo ampliato che sicuramente renderà felici i suoi estimatori.
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