Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Uomo di latta versione 2.0, il ritorno di Tony Stark. Ebbene sì, l' unico imprenditore in grado di privatizzare la pace nel mondo è di nuovo sui nostri schermi. Più spavaldo e naricisista che mai, lo ritroviamo all' apice del successo sia come uomo d'affari che come protettore armato degli Stati Uniti d'America. Adorato dall' opinione pubblica ma disprezzato dalla classe politica ed industriale che lo teme e lo invidia allo stesso modo e tempo, il nostro eccentrico (super)eroe si trova ben presto ad attraversare il classico momento di crisi. Tormentato dal palladio che gli sta avvelendando il corpo ed in procinto d'inaugurare l' Expo più grande della storia, decide di fare un passo indietro e defilarsi nominando la sua adorata assistente Pepper quale nuovo amministratore delegato delle Stark Industries. E' ovviamente a questo punto, quando Tony sembra aver trovato una dimensione più rilassata, che piombano nella sua vita tutta una nuova serie di antagonisti : un senatore a caccia di streghe, un ambizioso concorrente del mercato bellico ed un fisico russo in cerca di vendetta. Per Iron Man saranno indiscutibilmente gatte da pelare ma, con l' aiuto del fraterno compare Rhodey e di una nuova sexy e letale assistente inviata direttamente dallo S.h.i.e.l.d. di Nick Fury, anche questa volta riuscirà a sfangarla. Di carne al fuoco, nell' universo Marvel, ce n'è sempre stata sin troppa. La principale pecca di questo sequel è certamente quella di soffocare gli aspetti più interessanti del primo capitolo a vantaggio di una vicenda che ad ogni sequenza aggiunge un elemento od un personaggio nuovo che poi inevitabilmente non potrà essere approfondito come si deve. Non è infatti un caso che i rimandi al passato dell' eroe risultino superficiali e che alcuni passaggi relativi alle scoperte fisico/scientifiche rimangano piuttosto nebulosi ed improbabili. Come avvenuto già con i vari Superman, Batman e Spiderman, anche qui si assiste ad una vicenda con meno implicazioni ed approfondimenti ma di maggiore impatto spettacolare. Del resto Favreau mette in scena il tutto da vero professionista blockbuster avvalendosi di discreti effetti speciali (buoni i visivi, un pò meno quelli sonori) e di un cast stellare. Robert Downey Jr., mattatore a prescindere, replica la felice prova del primo capitolo ed il suo Tony Stark riesce ancora ad affascinare nella sua simpatica arroganza nonostante il livello di cinismo ed ironia nella sceneggiatura (firmata Justin Theroux??) inizi a scendere di livello con buona pace anche dei rimandi politici che qui sono praticamente ridotti all' osso quando non del tutto banalizzati. Contenuti in deficit, non rimane altro che concentrarsi sull' intrattenimento. Quello c'è ed è di buon livello. Ritmo incalzante, inseguimenti, esplosioni, sparatorie, combattimenti corpo a corpo, il tutto sull' onda di ruffianissime ma irresistibili note AC/DC e Daft Punk. In due ore e poco più c'è di che sbizzarrirsi ma rimangono impresse soprattutto le grandi entrate in scena : ad effetto quelle del protagonista, maestosa la prima del villain di Mickey Rourke nel circuito di Montecarlo, intrigante quella di Scarlett Johansson, ed incontenibili nella loro logorrea quelle di Sam Rockwell (come al solito il migliore del cast e non solo di quello di contorno). Un giocattolone meno interessante della prima versione ma comunque efficace nel suo scopo più elementare. Facile che in questa nuova dimensione si possa sposare meglio con l' incombente e misterioso progetto Avengers che, tutto sommato, inizia ad incuriosire.
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