Regia di José Luis Saenz de Heredia vedi scheda film
Certo, gronda retorica ed è esplicitamente di propaganda pro-franchista, ma bisogna ammettere che è girato bene e funziona anche dal punto di vista drammatico. E' un dichiarato inno alla Spagna del Generalissimo, e ripercorre la nascita e il decorso della guerra civile dal punto di vista dei franchisti, ma, con l'espediente dei fratelli divisi tra i due fronti, ha alcune parti ambientate nell'ambito dei comunisti e degli anarchici. Se soffre di una marcata retorica militaresca, il film ha comunque il merito di riportare alla memoria certi aspetti dell'azione del fronte repubblicano poco menzionati nei libri di storia. Mi riferisco al massacro di migliaia e migliaia di preti e suore, che furono vittime di fucilazioni di massa o di torture a morte. Fu un fenomeno imponente, e viene da chiedersi se per costruire la libertà e la democrazia bisognava trucidare preti, frati e monache.
Si sa che Franco non era un santo, ma anche attribuire a lui solo colpe e ai comunisti solo meriti è quanto meno semplicistico, manicheista, e poco fedele agli eventi storici nella loro globalità.
In poche parole, il film ha l'aria poco spontanea e molto ragionata propria di tutte le opere di propaganda, ma a parte questo, i suoi pregi li ha, come pure un certo valore di documento storico.
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