Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Si ruba alla ricca progenie per donare ai poveri spettatori un Robin Hood alternativo. Tentativo solo parzialmente riuscito. Dilettevole, anche se espressivamente indeciso.
L'eroe inglese per antonomasia viene qui raccontato come un umano guerriero ricco di principi morali. O almeno si tenta di farlo in questa avventurosa vicenda in costume, non priva di un certo fascino realizzativo e di una scenografia ben curata. La storia ha una buona base e la narrazione scorre fluida, ma la regia si lascia prendere la mano in più di un occasione, perdendo il filo dell'umanizzazione per tornare al mito del personaggio, allontanandosi dalla più intrigante caratterizzazione storica per riproporre il consuetudinario senza macchia. Questa altalena indebolisce la figura del protagonista e di conseguenza perdono forza espressiva le sue vicende, pecca acuita da alcuni momenti di trita retorica. Rilevante invece la figura di Blanchett, alla fine poco sfruttata. L'immancabile scontro finale, non certo brillante, sembra un ibridazione tra il gladiatore e lo sbarco in Normandia, anche se ha un discreto impatto scenico. Due ore abbondanti di trastullo romanzesco. Ludico.
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