Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Promosso! Nonostante le numerose critiche e recensioni negative da me lette, avevo comunque grandi aspettative e, fortunatamente, non sono rimasto affatto deluso da questo film. La firma del regista Ridley Scott è alquanto evidente, con numerosi richiami ad altre opere da lui dirette, soprattutto Le Crociate ma anche Il Gladiatore.
Una delle maggiori difficoltà nel ripresentare Robin Hood sul grande schermo era, ovviamente, la trama... che tutti già presumono di conoscere piuttosto bene. Dunque la decisione di focalizzarsi sulle "origini" del personaggio si è rivelata quella vincente. "Tradirà" coloro i quali si aspetteranno di vedere le famose scorribande nella Foresta di Sherwood, mentre sarà un soddisfacente intrattenimento per chi è curioso di sapere l'antefatto: non le gesta del fuorilegge in quanto tale, ma gli eventi precedenti, riguardanti il come si passa da Robin Longstride a Robin Hood. Spero di essere stato chiaro. Io ero consapevole di questo fatto e ho evitato amare sorprese, restando invece piacevolmente colpito.
Il risultato sono le vicende inedite descritte nella sinossi ufficiale, che certamente comprenderanno alcune "licenze" e libertà rispetto agli eventi storicamente documentati, ma che non sono considerabili dei veri e propri difetti in un film di questo tipo, in cui il sottile confine tra realtà e leggenda è inevitabilmente superato più volte. Basti pensare a quante versioni esistono del mito di Robin Hood! Le più disparate e discordanti fra loro, tanto per intenderci.
Quindi il film ha avuto una buona storia da raccontare, non banale e indubbiamente sorprendente per lo spettatore, nel bene o nel male (si può essere delusi o entusiasti proprio a causa di questo aspetto). L'azione non manca e con essa un buon ritmo per la maggior parte delle oltre due ore di durata. Il resto è ben supportato da dialoghi interessanti, con l'alternanza di momenti goliardici e altri decisamente più seri.
Potrei quasi definire ottima la prova degli attori, adatti e a loro agio nei rispettivi ruoli. Eccellenti i costumi e l'ambientazione. Almeno in questa necessaria ricostruzione dell'epoca, sembrano essersi attenuti agli archivi ufficiali, col conseguente beneficio di un'eventuale approvazione da parte di chi presta un occhio anche a questi dettagli scenici.
Il mio giudizio complessivo? Tutto sommato, non sarà un capolavoro, ma resta ugualmente un film coinvolgente ed emozionante. Consigliato a tutti gli appassionati di quel determinato periodo storico o della leggenda di Robin Hood.
La Director's Cut è ancor più meritevole e certe scene tagliate sono memorabili e significative. Voto: 4,5/5.
Robin Longstride, abile arciere al servizio di Re Riccardo, torna in Inghilterra e prende residenza in un maniero di Nottingham, ove conosce Lady Marion, vedova di Sir Robert Loxley. Al trono è però succeduto Giovanni, fratello del sovrano, un giovane crudele e avido di denaro. Robin sarà allora chiamato sia ad affrontare la guerra civile interna dei baroni locali sia a contrastare l'imminente tentativo d'invasione da parte della Francia.
Le musiche sono evocative, perfettamente integrate nell'accompagnare le immagini e sottolinearne le emozioni nei diversi momenti dai toni più disparati, grazie ad un magistrale lavoro di Marc Streitenfeld. Da (ri)ascoltare anche in separata sede, perché conservano in tutto il loro fascino.
Forse soltanto una scena stona con il resto, ovvero quella dell'ultima battaglia. Mi è parsa troppo approssimativa. Se fosse stata scritta meglio e avessero proiettato al cinema una versione completa del film (la Director's Cut con aggiunte anche alcune delle scene tagliate davvero importanti, a mio avviso, rimaste purtroppo escluse pure da quella), non nego che avrei potuto assegnare addirittura cinque stelle...
Buono e onesto lavoro, dimostra ancora una volta la propria professionalità, con un altro film che entra di diritto tra i miei preferiti tra quelli da lui diretti.
Il Robin Hood di Russell Crowe è diverso da qualsiasi altro cliché visto in precedenza, sorprendente e funziona a meraviglia. Robin Longstride "perde" soltanto se confrontato col Massimo Decimo Meridio di gladiatoria memoria.
Cate Blanchett si conferma un'attrice di talento nel donarci un'incantevole Lady Marion. Magnifica, fin divina, come del resto sempre ci ha ormai abituati a considerarla.
Perfetto Godfrey, odioso e malvagio al punto giusto.
Un Sir Walter Loxley convincente. Bravo.
Il Principe Giovanni sembra estrapolato dalla pellicola d'animazione della Disney (1973). Penso che questo parallelo con l'interpretazione di Oscar Isaac fosse voluto...
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