Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Sin dal momento in cui venne messo in cantiere il progetto di questa ennesima trasposizione delle gesta di Robin Hood, mi domandai (e la risposta ovviamente era : no) se tutto ciò fosse stato realmente necessario. Temevo esiti disastrosi da parte dell’accoppiata Sott/Crowe, come ai tempi della loro infelice scampagnata nei vigneti francesi. Dopo la visione, mi devo fortunatamente in buona parte ricredere. Fermo restando che l’ormai anziano regista inglese, non ha mai più avuto dalla sua parte, la passione e il folgorante genio dei suoi irrepetibili esordi, bisogna riconoscere che è pur sempre ancora in grado di allestire al meglio uno puro spettacolo d’intrattenimento e di saper girare ottime scene d’azione (la battaglia finale, quasi uno Soldato Ryan/sbarco in Normandia d’altri tempi). Infatti, questa nuova versione, vero e proprio prequel, tanto per differenziarsi e puntare a fare più soldi (probabile una nuova puntata avventura del nostro) pur nella sua eccessiva lunghezza, grazie a stringati dialoghi, una messa in scena sontuosa, un cast d’eccezione (dove spicca su tutti la luminosa prova di Cate Blanchett, una Marion mai così vibrante e combattiva e capace per una volta di adombrare il protagonista Crowe) riesce ad appassionare e a divertire. I difetti certo non mancano e sono gli stessi di quelli presenti nel “Il Gladiatore”, perchè anche qui ad esempio sono numerose le disgressioni e i falsi storici. E la cura nel disegnare i “cattivi” è ben poca cosa. Ma poco (per qualcuno molto) importa. Gianina Facio, moglie del regista, con la sua faccia di plastica “modello trans”, presenzia, come di consueto, in una piccola scena. A Cannes era in buona compagnia. Sigh ! Voto: 7
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