Regia di Oxide Pang Chun, Danny Pang vedi scheda film
Nicolas Cage negli ultimi anni ci ha abituato a vedere (tanti, anzi troppi) film anche molto brutti, ma tavolta capaci, almeno per mio conto, di intrattenere proprio per come vengono realizzati (cioè sapendo bene dove vanno a parere, o almeno così sembra).
Purtroppo questo (inutile) remake americano è semplicemente un film brutto che si prende terribilmente sul serio, proponendo cose già viste, per giunta facendolo spesso e volentieri in malo modo.
Joe (Nicolas Cage) è un killer, solitario ed infallibile, in trasferta a Bangkok, dove deve portare a termine quattro omicidi.
Qui recluta un ragazzo del posto che diviene suo fidato assistente e si innamora di una dolce ragazza sordomuta.
Purtroppo per lui il suo status lo obbliga a compiere il suo lavoro, mettendo a rischio le persone che gli stanno intorno e negandogli la possibilità di vivere la sua storia d’amore.
Diciamo pure che qui funziona poco o niente e fin dalla locandina si capisce che ci sono poche speranze di divertirsi, infatti si nota subito che il buon Nicolas sfoggia una delle peggiori capigliature, ed è già tutto dire, della sua carriera.
Il film parte senza sorprese per spostarsi rapidamente a Bangkok e si può dire che la location non sia stata ben sfruttata con scelte cromatiche per lo più infelici.
L’azione purtroppo non è dominante coem si poteva pensare, anzi ce n’è poca e poco convincente, fatta eccezione per un paio di sequenze.
Poi subentra una storia d’amore assai poco credibile (il personaggio ha appena finito di dire che non deve avere legami), accompagnata da un addestramento altrettanto poco efficace.
Nella noia più totale si salva solamente una bella scena d’azione, l’inseguimento in moto con esecuzione finale, girata molto bene, ma è solo un fulmine a ciel sereno, perché subito dopo, si assiste alla tentata rapina ai danni del nostro Joe, mentre è in compagnia della sua accompatrice, che finisce in un doppio omicidio (esagerazione massima e scena ache un bel po’ patetica).
Il finale chiude male, in linea con il resto, la storia con una carneficina poco emozionante (e che tecnicamente dice poco), così come l’ultimo fotogramma lascia abbastanza inerti.
Insomma, anche senza voler essere troppo cattivi, qui non c’è quasi nulla da salvare, per un’operazione in tono minore con l’aggravante di prendersi troppo sul serio quando di serio non c’è quasi nulla.
Inutile, scontato e proprio brutto.
Poca azione con l'aggravante che il resto sa di già visto e risulta per lo più stucchevole.
Regia scialba.
Poca azione con l'aggravante che il resto sa di già visto e risulta per lo più stucchevole.
Regia scialba.
Solo in una scena sembra molto credibile (il già citato inseguimento), per il resto come killer infallibile non l'ho visto bene e per finire i capelli sono più orridi del (suo) solito.
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