Regia di Michael Winner vedi scheda film
Remake de Il grande sonno (come da titolo originale: quello italiano è banalmente referenziale), con l’ambientazione spostata nell’Inghilterra degli anni ’70 e con qualche crudezza in meno (il proprietario della casa da gioco alla fine non viene ucciso). Nulla da eccepire sull’interpretazione di Mitchum, ma non so quanto sia stato saggio costringerlo al confronto diretto con Bogart: mi era sembrato più sciolto e convinto di sé nel precedente Marlowe, il poliziotto privato; per parte sua Sarah Miles caratterizza diversamente il personaggio che era stato di Lauren Bacall, rendendolo più dark e meno simpatico. Forse il problema è che questo film vuole essere troppo palesemente un ritorno all’ordine, dopo l’atto eversivo compiuto da Altman con Il lungo addio; per un serio ripensamento del mito Marlowe bisognerà aspettare Poodle Springs, diretto non a caso da un regista molto anni ’70 come Rafelson.
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