Regia di Stuart Gillard vedi scheda film
un film strappalacrime, che parla non
solo del talento, della vittoria annunciata, contro
il marchionico sfidante, che preparando un pò il manifesto simile a
quelli di ferari con vilenueve, non si vuole prendere consapevolezza
della sconfitta, si diceva che Schumi fosse uno di quelli che hanno vinto...
per merito di tot e/o pincopallino ecc, e preparando una macchina assoluta
cioè la merxedes di cui (?) si conoscono le imprese, ha preparato un veicolo in volo
per l'ennesima vittoria, molte persone con il
loro labirinto silente sanno
di fingersi qualcosa... (?) a loro insaputa forse, però i 7 mitici titoli,
quando qualcuno va a consultare "l'almanacco" non sono di
pinco pallino, c'è scritto... quello che nonostante il loro sapere non vogliono sapere,
impantanati... a darsi le loro lezioni, non conoscono la solitudine del champ, in
quanto avversari e battuti, rasentano quel significato malsano e non plorevole
di chi inseguendo la vittoria deve fare i conti con altre cose, così il
pattinare ballando sul ghiaccio li assembra in un balletto a ascoltare il
loro carnefice a tante e tali restrizioni alle quali si trova scampo solo col trofeo issato,
e alle quali i monti di altre parole blaterate sono della portata e del danno di chierichietto,
scavando nel pozzo (ingrandito) del debito pubblico, e sembra quasi applaudire,
preannuciato, combattuto, dimostrato e sollevato, come il the hammer... il martello di thor,
e un modo alternativo a Shumi e ugual modo sinfonico di essere al top o oltre la leggenda,
comunque vadano le cose e in qualsiasia modo, proprio come il capitale..., del
loro carnefice... in grado di far fronte al combattimento che
esso stesso si è configurato e preparato, per esser simile, al mito dello sport...
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