Regia di Jon Turteltaub vedi scheda film
Discreto. Ha dalla sua una buona dose di (auto)ironia, incarnata soprattutto dal protagonista, che sa rendere più vivace e simpatica una narrazione che altrimenti sarebbe risultata pomposa ed inefficace, in quanto i toni epici sarebbero inevitabilmente stati disattesi. Un mentore inespressivo. Comprimari alquanto anonimi. Un cattivo poco convinto e convincente. Monica Bellucci. Con una simile presentazione, era davvero impossibile poter mantenere un tono serio. Se l'avessero fatto, avrebbero fallito su tutti i fronti. E, infatti, le scene meno riuscite sono proprio gli scontri, privi del pathos necessario.
Storia semplice e decisamente scontata, in effetti. Buona l'atmosfera iniziale, forse eccessiva per come si rivela poi essere il film. Finale un po' troppo deludente, per i miei gusti. I migliori personaggi non sono tra i maghi, salvo soltanto l'apprendista. Il che è tutto dire.
Buona. Assolve il proprio compito con soddisfazione.
Servirebbe più originalità, personaggi più interessanti (soprattutto i tre allievi di Merlino), con attori (tra i quali, due più espressivi) maggiormente in sintonia con essi.
A suo agio nelle trasandate vesti di Balthazar Blake. Peccato che la sua (mono)espressione rovini tutto.
Un'altra occasione persa per tacere e nascondersi. Un valore tolto al film.
L'unico veramente convinto e che sembra impegnarsi nel suo ruolo di David "Dave" Stutler. Il migliore del film.
Questo Maxim Horvath non è un cattivo sufficiente e, per tale ragione, manco l'attore è riuscito a crederci, adoperandosi ai suoi minimi termini.
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