Regia di Jean-Jacques Mantello vedi scheda film
È un tuffo nel profondo blu del cosiddetto Sesto Continente quello che Jean-Jacques e François Mantello ci propongono con il loro esperimento. Che si conferma coerente alla scelta artistica della casa di produzione, la 3D Entertainment, specializzata nella produzione di film subacquei in 3D. Seguendo infatti le “tracce” di una tartaruga marina che attraversa l’Oceano per deporre le uova, gli spettatori possono scorrazzare liberamente dalle Kelp Forests della California alla Grande Barriera Corallina Australiana alla Roca Partida in Messico. E godersi, a bocca aperta, quello spettacolo di fantasia e potenza che la natura (o un arredatore come Dio, per dirla con Woody Allen) riesce (ancora) a orchestrare. Sarebbero bastate le immagini a giustificare da sole il prezzo del biglietto ma il rischio di scivolare nel documentaristico e di confondersi fra i tanti del genere era dietro l’angolo: si è optato così
per la tecnologia 3D (in realtà, non all’altezza delle aspettative) e per una voce fuori campo. Anzi per tre. Ovvero quelle di Aldo, Giovanni e Giacomo, i quali rinunciano alla fisicità che li caratterizza, per dar fiato – in modo forse troppo invasivo - a una sceneggiatura a tratti scontata ma comunque scorrevole. Consigliato a chi non ha mai fatto un’immersione.
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