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Davide e Betsabea

Regia di Henry King vedi scheda film

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La recensione su Davide e Betsabea

di easyboy82
8 stelle

Classico bible epic hollywoodiano anni '50, si distingue però dalla pletora di pellicole rientranti nel genere girate in quel periodo per un certo sapore più "intimo".

Gran successo alla sua uscita, fu uno dei film più popolari del 1951 negli USA, incassando quanto "Un tram chiamato desiderio" e dovendo cedere il posto, nel suo genere, solo al celeberrimo "Quo vadis", campione di incassi in assoluto di quell'anno.

I motivi della calda accoglienza non sono certo difficili da intuire: è fondamentalmente una soap-operona in salsa biblica che, pur databilissima, riesce a coinvolgere ed appassionare ancora oggi. E' di certo un film un po' logorroico, e delle soap oltre ai dialoghi fioriti ha anche certe lungaggini, ma tutto sommato preferisco questa atmosfera ai continui squilli di tromba e scene di massa che affollavano le altre pellicole simili dell'epoca.

Buono il technicolor (nel 1951, e per tutto il decennio a venire, ancora un elemento spettacolare di per sé), di cui la pellicola fa un uso vivace ma gradevole e non eccessivamente carnevalesco.

Databilissimo, dicevo, ma il suo fascino sta anche qui, nell'essere uno di quei film che hollywood riesce a trasmutare da storici in semi-fantasy (a partire dai costumi, circa i quali hollywood, privilegiando lo spettacolo, ha quasi sempre seguito vie diverse da quelle del rigoroso ricostruzionismo della scuola costumistica italiana), nonchè, ovviamente, in un Gregory Peck fascinoso dal sopracciglio irresistibilmente alzato (e pure bravo) e in una Susan Hayward più incolore che però fa la sua entrata sullo schermo in una scena che sembra strappata alla réclame di uno shampoo dell'epoca.

Oggettivamente da 3 stelline, siccome mi ha coinvolto particolarmente in relazione al gruppone dei film dello stesso genere/stessi anni, gli concedo un bel 4.

Su Gregory Peck

beh, con la barba e quel sopracciglio irresistibilmente sollevato non si può dire che manchi di fascino. E pur rimanendo nel solco del tipo di recitazione che un bible epic richiedeva ci mette anche un po' di personalità.   

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