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Dietro la porta verde

Regia di Artie Mitchell, Jim Mitchell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dietro la porta verde

di undying
4 stelle

Film modesto, talvolta imbarazzante per la totale mancanza di logica e contenuto. Sperimentale e lisergico per un montaggio azzardato e visionario a tratti, molto mal doppiato e ridotto alla messa in atto di scene sessuali di dubbio gusto. Sopravvalutato, per il solo motivo di essere un precursore della Golden age of porn.

 

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All'interno di un ristorante, un cuoco ascolta due testimoni raccontare la storia della "porta verde". È la storia di un night esclusivo all'interno del quale avvengono spettacoli erotici molto spinti, l'ultimo dei quali ha visto protagonista la bella Gloria (Marilyn Chambers): ragazza rapita e costretta a passare l'intera notte, come attrazione principale. Dopo la presentazione di un mimo, il folto pubblico del locale assiste all'apertura della porta verde, dalla quale esce Gloria accompagnata da sei ragazze che -dopo averla spogliata- la toccano senza sosta, baciandola per poi esplorare ogni centimetro del suo corpo. Quindi la conducono di fronte a Johnny Keyes, un uomo di colore. È il primo a praticare sesso con lei, al quale seguiranno altri tre personaggi mentre la platea di spettatori (mascherati), a sua volta, si abbandona ad un'orgia sfrenata.

 

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Pellicola seminale, considerata tra le migliori del cinema a luci rosse, in realtà -se si esclude l'incipit e il lisergico e lungo ralenty (oltre 7 minuti) con esplosione di sperma sul volto della Chambers- si riduce ad essere niente più che un'orgia filmata, senza troppi complimenti. La protagonista non pronuncia verbo (letteralmente, non una parola) e argomentare di sceneggiatura o trama per Dietro la porta verde è quantomeno improprio. È comunque un titolo importante per essere stato uno dei primi a raggiungere la grande distribuzione, sfruttando l'immagine della bella e popolare testimonial di un prodotto "acqua e sapone". Particolarmente scandaloso all'epoca, per il fatto di presentare una scena interrazziale, nella quale il pugile di colore Johnny Keyes si accoppia con la bionda Chambers, attrice che sembra non simulare (sul set) il piacere provato durante la copulazione.

 

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Mitchell brothers

I fratelli Mitchell (James Lloyd e Artie Jay) -protagonisti di tre libri e del film Rated X. La vera storia dei re del porno americano- sono stati tra i primi a intraprendere il sentiero dell'hard, sin dal lontano 1969, alternando l'attività di regia con la gestione di locali (a San Francisco) riservati ad un pubblico in cerca di "emozioni forti". Esattamente come dimostra Dietro la porta verde (nel quale interpretano i due rapitori di Gloria), via di mezzo tra live-show e film. A loro si deve l'apertura delle prime sale dedicate a questo tipo di cinema. Uscito nel 1972, assieme al film di Gerard Damiano (Gola profonda) è stato uno dei primi titoli a dare l'avvio della Golden age of porn. Vita spericolata quella dei fratelli Mitchell, sempre in bilico tra droga, sesso, legge e reato, che spesso li ha visti al centro di cause per oscenità (quasi tutte vinte). Nel 1991 James finisce in galera, accusato di avere ucciso il fratello (di soli 46 anni). La loro è stata una vita in parte breve (nel 2007 muore anche James, a 64 anni) e caratterizzata da una totale immersione nel mondo della pornografia.

 

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Marilyn Chambers

La Procter and Gamble, per sponsorizzare  il prodotto Ivory Snow, aveva puntato su uno spot interpretato da una ragazza "acqua e sapone": Marilyn Chambers. Nata a Providence nel 1952, registrata all'anagrafe con il nome di Marilyn Ann Briggs, dopo aver tentato di introdursi nel mondo della moda come indossatrice, ottiene un piccolo ruolo nel film Il gufo e la gattina (1970). A Los Angeles tenta inutilmente la carriera di attrice, riuscendo a comparire (in una scena di nudo) nello sconosciuto Togheter di Sean S. Cunningham (futuro regista di Venerdì 13). Dopo varie esperienze come attrazione erotica in locali di striptease, decide di partecipare al casting del film Behind the green door, senza minimamente immaginare trattarsi di un porno. I controversi registi e produttori Artie e Jim Mitchell riescono a convincerla a prendere parte al film. Diventata improvvisamente una celebrità, in considerazione del fatto che Dietro la porta verde è stato uno dei primissimi hard a circolare nei cinema americani, la Procter and Gamble ritira dal commercio il prodotto Ivory Snow, destinato in seguito ad essere al centro di svariate battute ironiche. La Chambers prende quindi parte ad un lungo insieme di pellicole hard-core (oltre 40 titoli, tra i quali anche Behind the green door 2), non solo in qualità di attrice ma assicurandosi parte percentuale dei proventi. Unica eccezione per la Chambers, di interpretare un film che avrebbe potuto riscattare la sua carriera, arriva dal produttore Ivan Reitman, il quale suggerisce all'ignaro (sui trascorsi hard dell'attrice) David Cronenberg di ingaggiarla per il suo  Rabid - Sete di sangue. Nonostante l'esito incoraggiante e la prova positiva, la Chambers decide di tornare all'hard con Insatiable (1980), restando definitivamente immersa nel mondo delle luci rosse, alternando saltuariamente tentativi di imporsi anche come cantante (Benhiana). Sino alla tragica data del 12 aprile 2009: il corpo di Marilyn, privo di vita a seguito di una emorragia cerebrale, viene rinvenuto dalla figlia diciassettenne. Si spegne un mito dell'hard. Quello di una sfortunata mancata attrice di cinema regolare, che il destino ha spinto su una strada "difficile", come dichiarato da lei stessa, in occasione di una intervista sul suo passato di interprete in pellicole per adulti: "Il mio consiglio a chi vuole intraprendere la carriera di pornostar è: non fatelo assolutamente! Quella vita ti spezza il cuore. Ti lascia un senso di vuoto dentro. Perciò procuratevi un lavoro vero e tenetevelo stretto!"

 

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Curiosità 

Immagini tratte dal film dei fratelli Mitchell compaiono in La corsa più pazza d'America, quando il protagonista assiste a scene di Dietro la porta verde mentre è alla guida di un'auto, finendo per causare un incidente. Behind the green door viene omaggiato anche in un episodio della serie televisiva Californication ed è stato al centro di diverse citazioni musicali, da parte -tra tante altre- delle band Iron Maiden e Dislimb.

 

Nota: come fonte sulla biografia della Chambers e delle curiosità sul film si è fatto riferimento a Wikipedia 

 

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"Tutto nasce sempre da un eccesso: la grande arte è nata da grandi terrori, grandi solitudini, grandi inibizioni, instabilità, e ogni volta le ha sapute equilibrare." (Anaïs Nin)

 

F.P. 06/11/2019 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 71'20")

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