Regia di Lotte Reiniger vedi scheda film
Immagini pure, allo stato brado. Sembrano dotate di volontà propria e in parte lo sono, perchè la loro creatrice si limita a condurne i movimenti come farebbe una mamma col proprio bambino. Le avventure del Principe Achmed era stato concepito e creato quasi per gioco (seppure con un budget concreto non indifferente) ma chi pensava che ne sarebbe venuto fuori solo un curioso esperimento ha dovuto ricredersi: il film di Lotte Reiniger è entrato nella storia di un’Arte, il Cinema, nella categoria capostipiti. Anticipando perfino il geniaccio Walt Disney, la regista tedesca inaugura il genere animazione con questo lungometraggio esotico che tanto ricorda uno spettacolo di burattini. I disegni hanno già una buona fluidità, nonostante la totale assenza di tecniche elettroniche utilizzabili nella lavorazione. Dopo aver smarrito la propria efficacia visiva nei decenni immediatamente successivi, l’ha riacquistata in tempi recenti; paradossalmente il merito è tutto del dominio digitale, il quale ha uniformizzato la moderna idea di immagine conferendo così ai reperti d’epoca il potere di tornare a rappresentare una novità. Effetto magico, se pensiamo che in fondo si tratta solo di colori sagomati e qualche ombra.
universalmente nota, praticamente leggendaria. Vederla rappresentata in questo modo è decisamente suggestivo.
splendido lavoro
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta