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Le avventure del principe Achmed

Regia di Lotte Reiniger vedi scheda film

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La recensione su Le avventure del principe Achmed

di steno79
9 stelle

Il cinema di animazione riserva parecchie gradite sorprese, se si è disposti a cercare film che non siano unicamente della Disney o della Pixar o del Ghibli, ma che possano rappresentare anche produzioni meno standardizzate: avevo sentito parlare da tempo di "Le avventure del principe Achmed" di Lotte Reiniger, il più antico lungometraggio animato ancora esistente, uscito nel 1926 in Germania, e adesso sono riuscito a vederlo.

Si tratta di un adattamento da racconti delle Mille e una notte, non saprei quanto fedelmente o meno riprodotti, ma ciò che colpisce del film, visto ormai un secolo dopo, è la particolarità tecnica della realizzazione, che sembra ispirata nel tratto grafico del disegno alle ombre cinesi, con delle "silhouettes", che erano in realtà figure scure ritagliate da una lastra di piombo e poi animate con la tecnica della Stop motion o Passo uno che dir si voglia. È una tecnica molto diversa da quella utilizzata nei lungometraggi Disney come Biancaneve o Fantasia, che produce un effetto chiaramente diverso, ma a mio parere si tratta di un lavoro artigianale di indubbia originalità ed efficacia, per cui si potrebbe usare perfino l'epiteto "geniale", perché rappresenta uno sforzo sperimentale nella costruzione di un nuovo linguaggio visivo, e lo fa senza sacrificare le risorse spettacolari che stanno alla base del cinema inteso come "entertainment", di cui l'animazione è uno dei principali settori.

Queste silhouettes non avranno il coefficiente di realismo dei disegni animati della Disney, che è il termine di paragone più diretto per quegli anni, anche se Biancaneve arriverà più di un decennio dopo, tuttavia contribuiscono a creare un mondo fantastico dove lo spettatore assiste alle peripezie di Achmed, di Aladino e della principessa Pari Banu con un piacere della visione ancora notevole, a cui contribuiscono le scenografie e gli sfondi colorati fortunatamente restaurati nel 1999, a partire da una copia che era sfuggita alla distruzione alcuni decenni prima. Dunque da consigliare senza riserve questo film che non sfugge ad alcuni elementi più "dark" delle fiabe orientali, ma che conserva effetti speciali primordiali di fascino inalterato e rappresenta un lavoro pionieristico di grande intelligenza figurativa e godibile sotto il profilo narrativo.

Voto 9/10

scena

Le avventure del principe Achmed (1926): scena

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