Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
La giornata balorda è un film un po' ibrido, nel senso che risente delle tre personalità che hanno contribuito alla sua realizzazione: quella di Moravia, due racconti del quale sono alla base del soggetto, quella di Pasolini, sceneggiatore per Bolognini anche per opere meno sospettabili di questa (Marisa la civetta) e ovviamente quella dello stesso regista.
In ogni caso il film, proprio per la costruzione di personaggi nei quali convivono innocenza quasi animalesca ed aspetti di astuto cinismo (il film si conclude con un furbesco sofisma del protagonista) funziona, fatte le debite proporzioni, nello stesso senso in cui si può parlare di capolavori per i primi film del Pasolini regista.
Bolognini si muove bene tra le strade polverose della Roma periferica e molto pasoliniana, ma anche tra gli uffici ministeriali, che invece rappresentano l'aspetto più moraviano del film, e tra le stanze delle case borghesi che gli sono più congeniali. Da architetto, comunque, il regista pistoiese sa anche valorizzare le strutture quasi piranesiane dei casermoni popolari abitati dal protagonista e dalla famiglia della sua fidanzata.
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