Regia di Nic Balthazar vedi scheda film
film su cui riponevo aspettative troppo alte. la partenza è buona, anche se, forse, volutamente un po' eccessiva. a metà strada la trama si incartoccia su sè stessa nell'improbabile tentativo di fare emergere la realtà intimista del protagonista attraverso un clichè cinematpgrafico che a mio avviso poco ha a che spartire con l'argomento trattato. il finale è di un perbenismo imbarazzante e rende impossibile per la pellicola schiodarsi da una blanda sufficienza. anche se sono solo 90 minuti la buona prima mezzora è completamente sciupata dalla parte successiva, dove la bella metafora videoludica va a farsi benedire e il psicologismo la fa da padrone. la messa inscena in stile servizio di "studio aperto" alla lunga stanca, un po' come la fotografia in toni aranciati. buona invece la prova di pinoy, alle prese con un ruolo non facile, che cerca di misurare le espressioni ed evita scivoloni in modo non scontato.
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