Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
IL CINEMA DI MANOEL
Oporto è la città portuale che ha dato i natali a Manoel de Oliveira, e che il regista ha spesso scelto come protagonista o come teatro di alcuni tra le sue opere più note, sin dall'esordio - ai tempi del cinema muto, con il suo famoso documentario Douro, faina fluvial.
Questo mediometraggio rappresenta il ritorno al cinema del grande regista, dopo Aniki Bobò ed un periodo ultradecennale trascorso all'estero.
De Oliveira ritorna dunque a dirigere con questo documentario senza alcun dialogo, tutto incentrato su suggestivi scorci cittadini ripresi dal medesimo punto di vista di alcune tra le più celebri tele ad acquarello che il pittore Antonio Cruz ha dedicato alla medesima città.
Il regista riesce a cogliere la vitalità tipica della cittadina portuale, incastonata tra le rive dell'Oceano Atlantico e la foce del fiume Douro, ma anche a cogliere il pallore quasi lunare che dalle tele del pittore, traspare per conferire alla città una dimensione quasi da favola.
Ponti stilizzati e slanciati che svettano sul fiume, la struttura della città dalle costruzioni basse, sormontata da guglie di chiese di una certa imponenza, sotto cieli solcati dalla fauna chiassosa di volatili marini in cerca di cibo: visioni differenti facenti parte di altrettanto differenti forme d'arte, che si vengono incontro e si scambiano occhiate panoramiche dall'elevato potere suggestionante, nel segno di una perfetta sintonia di sguardi.
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