Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Nel corso di una tournée in New Mexico tra sale da bowling e locali di quart'ordine, Bad Blake (Bridges) - che un tempo era una stella della musica country - conosce la giornalista Jean (Gyllenhaal) in occasione di un'intervista. L'incontro con la giovane donna, sola e con un figlio di quattro anni a carico, costituirà per lui il viatico per una personale redenzione e per affrancarsi dall'alcol e da tutti i fallimenti matrimoniali che si è lasciato alle spalle.
Al suo esordio dietro la macchina da presa, lo sceneggiatore Scott Cooper licenzia un film piuttosto convenzionale, "d'attore", non a caso capace di fruttare a un eccellente Jeff Bridges il primo, meritatissimo Oscar della sua carriera. Ambientato in un'America che sembra quella ritratta da Hopper - tra stazioni di servizio e motel fatiscenti - Crazy heart si divide tra una prima parte prevalentemente ambientata nei locali dove si esibisce il protagonista e una seconda nella quale prende corpo la relazione con la giornalista. Raccontato in forma di road movie con tanto di chiosa del maestro costretto a fare da spalla al proprio allievo (Farrell), il film risente di un eccesso di manierismo, probabilmente da ricercare nel soggetto originale (di Thomas Cobb) che infila una trama imperniata sull'antieroe maudit, già letta e sentita troppe volte.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta